"nel leopardi la filologia, oltre a costituire materia di elaborazione artistica, si sviluppo` anche parallelamente, come vera e propria filologia; e come tale duro` assai piu` di quanto generalmente si creda. connesso col pregiudizio dello scarso valore della filologia leopardiana e`, infatti, l`altro pregiudizio del suo carattere puramente giovanile: si ritiene di solito che il leopardi abbia smesso di occuparsi seriamente di filologia nel 1815-`16, all`epoca della conversione letteraria. in realta` le cose migliori nel campo filologico egli le ha fatte piu` tardi. la conversione letteraria segno` la fine dei grossi lavori eruditi, non dell`attivita` filologica. certo, dal `15 in poi l`interesse primo del leopardi fu volto altrove, alla poesia e alla filosofia. ma non avrebbe continuato cosi` a lungo a occuparsi di filologia se non avesse sentito un interesse vivo anche per questi studi". |