testimonianza di una sconvolgente avventura interiore, capolavoro letterario e vertice del pensiero mistico, questa autobiografia fu scritta da teresa d`avila tra il 1562 e il 1565, su ordine dei suoi confessori. il fine era controbattere alle accuse di possessione diabolica e dissipare i sospetti che le visioni della futura santa avevano causato nella gerarchia ecclesiastica. il risultato fu un libro straordinario che continua ad affascinare i lettori e sconcertare gli studiosi. la monaca racconta la propria infanzia nella spagna all`apice dello splendore, le inquietudini spirituali che si sommano agli attacchi della malattia, l`inizio della lotta per la riforma dell`ordine carmelitano. ma al centro c`e` la descrizione della vertigine estatica e dei suoi effetti, l`interrogazione inesausta della verita` dell`anima. teresa persegue il suo cammino di perfezione coltivando il dubbio: una santa che mette in discussione il proprio carisma e insieme lo vive in tutta la sua bruciante potenza. il libro diventa campo di battaglia tra esperienza quella, non comunicabile, dell`estasi - e scrittura, ma anche laboratorio di una lingua nuova, che ha l`incisivita` del parlato ma si dimostra duttile alla sottigliezza teologica e alla vertigine poetica. la traduzione di italo alighiero chiusano, autore di un ampio saggio introduttivo, ne mantiene la ricchezza, consegnando intatto al lettore contemporaneo un modello insuperato di confessione intima e spirituale.