questa non e` utopia.smettiamola di non realizzare cose belle per paura di essere definiti sognatori.cosa c`e` di male nel desiderare una scuola migliore e nuovi paradigmi che la rendano piu` bella e piu` felice e anche piu` proficua?proviamo, allora, a pensare alla scuola come un luogo di possibilita`.un grande "parco giochi" nel quale le menti, i cuori e le anime possano giocare a sviluppare i propri talenti, allenare le proprie emozioni, fortificare le abilita` e prepararsi per la seconda parte della vita: quella di adulti che dovranno portare il loro meglio nella societa` attraverso il loro lavoro.certo, le difficolta` economiche non aiutano, il precariato e tanti altri innegabili problemi esistono. ma crediamo di produrre effetti positivi pensando negativo e cercando sempre quello che non va? non e` giusto cedere a facili disfattismi. questo lavoro e` una proposta, un tentativo concreto di portare nelle scuole, attraverso un ampio e articolato supporto metodologico, pratiche di educazione alla felicita`.praticare la risata vuol dire spezzare gli schemi negativi. quando pensiamo a una situazione in chiave positiva diventiamo capaci di prendere decisioni migliori e influenzare il nostro corpo e il nostro comportamento. cosi` non solo cambiamo noi stessi, ma in fondo trasmettiamo un`energia positiva che cambia il mondo.e non e` queste la missione della scuola? |