A due anni da The Unseen In Between, Steve Gunn pubblica Other You, suo terzo album per la Matador Records. In uscita il 27 agosto, il sesto album del cantautore è stato registrato durante due viaggi a Los Angeles verso la fine del 2020 e l’inizio del 2021 con Rob Schnapf, produttore che ha lavorato con gente come Beck, Elliott Smith, Cass McCombs, Kurt Vile, i. Il disco è stato registrato presso i Mant Studios con il musicista Justin Tripp. Hanno collaborato al disco Julianna Barwick, Mary Lattimore, Jeff Parker, Bridget St. John, Bill MacKay e Ben Bertrand.
Un grandioso cantautore americano, così la rivista inglese Mojo definisce il cantante-chitarrista originario della Pennsylvania. Certo non siamo più al tempo in cui Bob Dylan e Bruce Springsteen hanno esordito, e l'entusiasmo su quello che produce attualmente la musica rock è calato, e di molto. Ma Steve Gunn è un musicista di indubbio valore e, se non suscita certi entusiami è perchè siamo anche in tempi più bui in cui l'entusiasmo non è più quello di una volta. Ma dischi come The Unseen In Between danno l'impressione che oggi ci sia ancora parecchio da dire in termini di rock'n'roll e che in giro sia rimasto qualcuno con qualche buona idea in testa e le capacità per esprimerla, anche se si trattasse solo di saper leggere tra le righe o di riempire gli spazi della storia della musica, come sembra intenzionato a fare Gunn. The Unseen In Between è un signor disco.
2 LP. A due anni da The Unseen In Between, Steve Gunn pubblica Other You, suo terzo album per la Matador Records. In uscita il 27 agosto, il sesto album del cantautore è stato registrato durante due viaggi a Los Angeles verso la fine del 2020 e l’inizio del 2021 con Rob Schnapf, produttore che ha lavorato con gente come Beck, Elliott Smith, Cass McCombs, Kurt Vile, i. Il disco è stato registrato presso i Mant Studios con il musicista Justin Tripp. Hanno collaborato al disco Julianna Barwick, Mary Lattimore, Jeff Parker, Bridget St. John, Bill MacKay e Ben Bertrand.Limited Edition CLEAR VINYL.
Un grandioso cantautore americano, così la rivista inglese Mojo definisce il cantante-chitarrista originario della Pennsylvania. Certo non siamo più al tempo in cui Bob Dylan e Bruce Springsteen hanno esordito, e l'entusiasmo su quello che produce attualmente la musica rock è calato, e di molto. Ma Steve Gunn è un musicista di indubbio valore e, se non suscita certi entusiami è perchè siamo anche in tempi più bui in cui l'entusiasmo non è più quello di una volta. Ma dischi come The Unseen In Between danno l'impressione che oggi ci sia ancora parecchio da dire in termini di rock'n'roll e che in giro sia rimasto qualcuno con qualche buona idea in testa e le capacità per esprimerla, anche se si trattasse solo di saper leggere tra le righe o di riempire gli spazi della storia della musica, come sembra intenzionato a fare Gunn. The Unseen In Between è un signor disco. Edizione limitata in vinile, stampa Usa, 180 grammi.
Quando stava nella band di Kurt Vile, i Violators, Steve Gunn non avrebbe mai pensato di diventare un leader a sua volta. Nè che avrebbe avuto un futuro come autore e come leader di una band. Ma Eyes on The Lines conferma, se ce ne fosse bisogno, che Gunn è un ottimo chitarrista ed un autore di tutto rispetto. E disco dopo disco, si è definitivamente formato. Eyes on The Lines è un album ben riuscito in cui è estremamente facile e piacevole perdersi. Edizione limitata in vinile, 180 grammi, stampa Usa.
Quando stava nella band di Kurt Vile, i Violators, Steve Gunn non avrebbe mai pensato di diventare un leader a sua volta. Nè che avrebbe avuto un futuro come autore e come leader di una band. Ma Eyes on The Lines conferma, se ce ne fosse bisogno, che Gunn è un ottimo chitarrista ed un autore di tutto rispetto. E disco dopo disco, si è definitivamente formato. Eyes on The Lines è un album ben riuscito in cui è estremamente facile e piacevole perdersi.
Nuovo lavoro per il chitarrista di New York. Otto brani, tra rock, blues e psichedelia. Registrato con una band larga, risulta a nostro parere comunque leggermente inferiore rispetto al precedente, Time Off.
Newyorkese, Gunn è poco conosciuto al di fuori dei circuiti alternativi statunitensi. Chitarrista, autore, musicista a 360 grandi coniuga il rock con la musica creativa, si ispira ai Grateful Dead ma ama anche John Fahey. Creativo e geniale è sicuramente uno dei musicisti più sorprendenti del panorama attuale. Questo è il suo primo lavoro come solista, come autore: un disco che profuma west coast,, quella anni sessanta, velata di psichedelia.