nel corso del lavoro per la sua monumentale biografia di kafka, reiner stach ha isolato novantanove "reperti" che corrispondono ad altrettanti momenti ed episodi, testimoniati dallo scrittore stesso o da suoi amici e contemporanei. tale mosaico ci mostra un kafka poco conosciuto: frequentatore di casino` e bordelli, o di un collezionista di foto ose`, o in ufficio in preda al "fou rire" di fronte al sussiegoso superiore, o fra gli appassionati di nuoto e d`aeroplani, o seduto in giostra in mezzo a ragazzine vocianti, ma anche abile falsificatore della firma altrui - si tratti di thomas mann o di una sedicenne vagheggiata a weimar... fra le sorprese che ci riserva il libro vi e` la prima lettera al padre, rivolta ancora ai "cari genitori", e la piantina dell`appartamento in cui gregor samsa si risveglia trasformato in un insetto. se esilarante e` la pubblica lettura della colonia penale in una galleria di monaco, dove gli astanti cadono in deliquio o fuggono, incapaci di reggere quell`"odore di sangue", mentre kafka prosegue imperterrito, commovente e` la storia delle lettere che lo scrittore attribuisce a una bambola persa in un parco di berlino, per consolare una bambina in lacrime. lettere perdute per sempre. conservato e` invece l`appello a kafka di un infelice messo alle strette dalla cugina che non comprende il senso della metamorfosi.
"il centro dell`europa e` una regione boscosa, non particolarmente favorita dal clima, lontana dagli oceani, priva di significative ricchezze minerarie o naturali di altro tipo: un centro povero e vuoto." qui, negli anni della prima guerra mondiale, convivono due realta` opposte: da un lato ci sono le trincee, piene dei cadaveri dei soldati; dall`altro ci sono le citta`, dove i piu` fortunati, come l`impiegato franz kafka, sono riusciti a evitare il fronte, e delle trincee possono osservare solo le riproduzioni propagandistiche esposte nelle piazze. cammina per una praga spopolata, kafka. ristagna in lui l`amarezza per un fidanzamento fallito e per una carriera insoddisfacente, ma sopravvive la speranza di tempi migliori - a berlino o altrove -, dedicati a tempo pieno alla letteratura. tuttavia, nell`agosto del 1917, si sveglia nel pieno della notte sputando sangue. e` tubercolosi, una condanna a morte. quelli qui raccontati, dal 1915 al 1924, sono dunque anni di sofferenza - le continue cure in sanatorio, le ristrettezze economiche, l`ombra dei futuri orrori del nazismo - e di consapevolezza: della fine che incombe, ma anche della propria identita` e caratura di scrittore. anni in cui c`e` spazio anche per un nuovo amore, piu` maturo ma anche velato di tristezza, con lo spettro della fine sempre sullo sfondo; e che trova la sua conclusione il 3 giugno 1924, il giorno in cui kafka muore. anche in quest`ultimo volume della sua biografia, reiner stach, ricorrendo a materiali in gran parte inediti, ci conduce nei meandri dell`universo kafkiano. un racconto che segue i passi dell`ultima fase della vita di kafka con precisione millimetrica, quasi scientifica, ma in cui e` inevitabile finire risucchiati dalle emozioni; fino a identificarci con lui, mentre osserviamo, come fosse davanti a noi, l`europa cadere a pezzi.
"mercoledi` 18 maggio 1910. un corpo celeste si avvicina alla terra. gia` da mesi i giornali parlano di una possibile collisione, con gigantesche esplosioni, piogge di fuoco, diluvi, fine del mondo." a osservare il passaggio della cometa di halley c`e` anche franz kafka, riunitosi con degli amici per l`occasione. in quel momento ha pubblicato un totale di circa quindici pagine, che lasciano presagire ai pochi che le hanno lette un futuro di gloria. il presente pero` e` tutt`altro che glorioso. il negozio di famiglia non gli interessa, il lavoro d`ufficio e` meccanico e insoddisfacente. le circostanze esterne della vita gli appaiono solo come incidenti di percorso che lo allontanano dal suo unico scopo: scrivere. anche di questa eterna lotta tra dovere e destino tratta il secondo volume della monumentale biografia di franz kafka. quelli dal 1910 al 1915 sono anni di timide consapevolezze letterarie, di capolavori iniziati e mai portati a termine, di primi lampi di un successo di cui non gustera` mai i frutti. di una storia d`amore straziante, incompiuta quanto le sue opere, e come queste consumatasi sulla carta; in questo caso quella delle innumerevoli lettere che kafka e felice bauer si sono inviati vicendevolmente per cosi` tanto tempo. anni in cui si definisce il rapporto con la famiglia, l`ebraismo e la salute del corpo, in cui prende forma l`uomo kafka, ma anche lo scrittore. quella che reiner stach riesce ad aprire per noi, ricorrendo a fonti e documenti inediti, e` una finestra sulla vita interiore di kafka negli anni della sua maturita`: un panorama a volte angusto come i vicoli di praga, a volte sconfinato come l`immaginazione che nutre le sue opere; in cui la luce del genio proietta sempre l`ombra del fallimento.