le "opere" di bertrando spaventa (1817-1883) furono raccolte originariamente da giovanni gentile, che si preoccupo` di selezionarle ed editarle, considerandole un`esposizione completa e magistrale del pensiero hegeliano, capace di mostrare il processo segreto di una nuova intuizione del mondo. a partire da quel nucleo metafisico che e` il tentativo di risolvere la natura nello spirito, spaventa ripenso` la propria epoca ad ogni livello. in questi scritti si possono trovare e riscoprire l`esigenza di una nuova concezione della politica, la necessita` di instaurare un rapporto piu` originario con la scienza e l`intima compenetrazione di filosofia e storia. per essere all`altezza della modernita`, secondo spaventa, non e` piu` possibile intendere la verita` come giove addormentato sul monte ida, per cui ci si deve avvicinare di soppiatto e frugargli nelle tasche per sorprenderne le confidenze e i segreti, per poi scrivere e pubblicare testi; la verita` non si trova all`esterno, ma deve essere autenticamente prodotta dal pensiero. pubblicate in tre tomi nel 1972, le opere di spaventa vengono qui riproposte in un unico volume, con un nuovo saggio introduttivo e nuovi apparati a cura di francesco valagussa e una nuova postfazione di vincenzo vitiello. |