soldati viaggiava in terza classe, non per fare esperienza o raccogliere materiale, ma per risparmiare. eppure nei grandi scompartimenti pieni d`aria e di luce, dove ogni segreto era impossibile e capitavano mille incontri e mille incidenti, sono nati personaggi e storie di alcuni dei suoi racconti piu` belli. come quelli raccolti ne "l`amico gesuita", l`antico compagno di scuola diventato padre della compagnia di gesu`, che soldati riconosce nello svolazzo della veste, nella letizia contenuta e tranquilla, nella mimica tutta speciale del gesuita contento, che solo chi e` stato in collegio dai preti puo` cogliere. poi gli altri racconti racchiusi in tre quaderni: "quaderno di viaggio" (il poliziotto del sud che lavora a torino, "un uomo anche lui"; il pregiudicato che ritorna a casa dopo una vita di galera...), "quaderno di malato": quattro racconti su medici e medicine che potrebbero essere stati scritti oggi, e "torinesi", narrazioni ambientate nella aristocratica capitale sabauda dove le signore sono felici di parlare ogni tanto in francese e di mangiare la erre. soldati si muove "nello spirito della commedia ma avvistando o sfiorando il tragico". |