parigi, 1940. i libri sono la luce. odile non riesce a distogliere lo sguardo dalle parole che campeggiano sulla facciata della biblioteca e che racchiudono tutto quello in cui crede. finalmente ha realizzato il suo sogno. finalmente ha trovato lavoro in uno dei luoghi piu` antichi e prestigiosi del mondo. in quelle sale hanno camminato edith wharton ed ernest hemingway. vi e` custodita la letteratura mondiale. quel motto, pero`, le suscita anche preoccupazione. perche` una nuova guerra e` scoppiata. perche` l`invasione nazista non e` piu` un timore, ma una certezza. odile sa che nei momenti difficili i templi della cultura sono i primi a essere in pericolo: e` li` che i nemici credono che si annidi la ribellione, la disobbedienza, la resistenza. nei libri ci sono parole e concetti proibiti. e devono essere distrutti. odile non puo` permettere che questo accada. deve salvare quelle pagine, in modo che possano nutrire la mente di chi verra` dopo di lei, come gia` hanno fatto con la sua. e non solo. la biblioteca e` il primo luogo in cui gli ebrei della citta` provano a nascondersi: cacciati dalle loro case, tra i libri si sentono al sicuro, e odile vuole difenderli a ogni costo. anche se questo significa macchiarsi di una colpa che le stritola il cuore. una colpa che solo lei conosce. un segreto che, dopo molto tempo, consegna nelle mani della giovane lily, perche` possa capire il peso delle sue scelte e non dimentichi mai il potere dei libri: luce nelle tenebre, spiraglio di speranza nelle avversita`. |