norimberga, 1946: gitta sereny assiste dalle tribune del pubblico al processo contro i principali gerarchi nazisti. tra gli imputati, un uomo giovane, l`unico ad ammettere una responsabilita` per le colpe di cui si e` macchiato il nazismo, pur sostenendo di non aver saputo nulla della shoah. quell`uomo - che il tribunale condannera` a vent`anni di carcere - e` albert speer, architetto di talento del terzo reich, amico e confidente di hitler. anni dopo, un singolare legame si instaura tra l`autrice e speer, che accetta di rispondere alle sue domande e ripercorrere con lei la sua storia, condividendo le sue carte, i suoi ricordi, la sua visione. in una biografia serrata, dietro la quale non smette di agitarsi la domanda fondamentale sul mistero del male e della persecuzione, gitta sereny ricostruisce la vicenda politica e umana di un uomo controverso, alla ricerca delle ragioni profonde e contraddittorie del piu` grande crimine del novecento. |