"gli scritti critici di robert schumann costituiscono una testimonianza della vita musicale romantica d`insostituibile valore. in essi e` la rivelazione di chopin, presentita con indescrivibile acume sin da un`opera della piu` acerba giovinezza; di berlioz, imposto all`attenzione del pubblico europeo con una memorabile analisi della sinfonia fantastica; di brahms, annunciato solennemente come l`iniziatore di nuove vie in un ultimo scritto che e` al tempo stesso una sorta di testamento spirituale e la consacrazione di una novella forza creatrice. come sempre avviene quando si tratta di uno scrittore ben vivo e originale, la critica schumanniana ha un timbro inconfondibile e tanto piu` raro in quanto dal musicista si e` soliti attendere disquisizioni tecniche aride e secche, mentre in essa il tono poetico supera di gran lunga quello minuziosamente esegetico, delizia del mediocre e del pedante. l`acutezza del giudizio si accompagna non soltanto alla raffinatezza del gusto, ma a un`assoluta probita` morale che e` veramente da pregiare quando si mostra cosi` costante in tutte le manifestazioni di una lunga, quotidiana attivita` inevitabilmente esposta, per sua natura, a tentazioni non buone." (dallo scritto di luigi ronga) |