
emiliano sbaraglia racconta la sua storia di insegnante in una scuola di frontiera, e di come i versi di dante siano stati una chiave inaspettata per toccare il cuore dei suoi studenti, in un quartiere segnato dal disagio sociale e dall?abbandono scolastico. alla fine di una delle strade del quartiere, noto per l?alto tasso di criminalita e per essere una piazza importante dello spaccio di droga, c?e una scuola. qui si incontrano le storie di una classe di studenti e studentesse di terza media inevitabilmente segnati dal luogo in cui sono nati, dall?ambiente che li circonda, dal contesto familiare in cui vivono. c?e molto da fare in una scuola come questa, tormentata da una percentuale alta di abbandono scolastico, con un livello di scolarizzazione sempre troppo basso, costretta a fare i conti con quanto accade fuori, per non lasciarlo entrare dentro. il prof di italiano cerca di assolvere al suo ruolo seguendo non tanto le indicazioni nazionali o le circolari ministeriali, che si moltiplicano spesso inutilmente, ma attraverso cio che puo consentire di nutrire un rapporto con degli adolescenti portati dalla vita a diventare gia grandi, e che in molte situazioni possono insegnargli piu di quanto lui possa insegnare loro. tra gli innumerevoli tentativi di coniugare una didattica tradizionale e innovativa con la cruda realta di ogni giorno ecco arrivare, quasi per caso, la lettura di dante alighieri, la sua biografia, la sua opera, i versi immortali della divina commedia, utili anche a strappare un sorriso, ad alleggerire la giornata, perche dante e un fuoriclasse come totti, un numero 10 come lui, anzi di piu: basta riuscire a dimostrarlo. nel complesso potrebbe rivelarsi una scelta azzardata, da qualche collega viene criticata, perche poco funzionale rispetto alle priorita da affrontare. eppure, funziona; dante, con le sue infinite possibilita di temi, spunti e suggestioni, con la sua insuperata immaginazione e creativita, ancora una volta compie il miracolo di coinv