poetico reportage di sandro sardella sul san francisco international poetry festival a cui l`autore e` stato invitato come unica rappresentanza italiana dal 26 al 29 luglio 2012 ed a cui e` stata dedicata una personale di arte visiva. "discanto in san francisco" e` pubblicato bilingue e gode della traduzione di jack hirshman e della copertina di agneta falk.
sandro sardella, poeta operaio, ancora nel 2011, usa di base una forma di comunicazione diretta: come in fabbrica distribuiva ad personam i suoi volantini, implementandoli con il suo essere umano pensante, cosi` ancora oggi concepisce il fare un libro: poche copie, distribuite brevi manu. una rivoluzionaria forma di comunicazione interpersonale, l`unica intramontabile arte che raggiunga il prossimo. soprattutto, quando l`arte della "novita` prensile sorridente" (come lo versifica corrado levi) e` responsabilmente civile verso gli "operai marchiati" verso le "rappresentanze sindacali". sandro sardella con i suoi segnali (volantini, poesie e "fuori busta" quotidiani) contesta non solo il potere, ma anche il contropotere. forse connivente, sicuramente funzionale.