Sam Amidon, ormai al suo ottavo disco solista, rilegge le antiche tradizioni Americane, in ambito country, bluegrass e folk. Le rilegge in modo personale e decisamente moderno. Un disco bello, coraggioso quanto inatteso.
La crescita da Sam Amidon, da figura di contorno a musicista di pirmo piano, è stata costante e continua. Già con il disco precedente, Lily-O, si era fatto notare a livello mondiale ed ora conferma tutto quanto di buono è stato scritto su di lui, con questo nuovo lavoro.Anzi va anche oltre. Infatti con l'aiuto del produttore Leo Abrahams (Brian Eno, Regina Spektor) e del suo frequente collaboratore, Shahzad Ismaily, Sam Amidon dà una svolta alla sua musica. Una serie di canzoni nuove, musicisti diversi in studio ( tra cui lo storico batterista jazz Milford Graves ) ed un approccio diverso. Infatti, a detta dello stesso Amidon, in questo disco mostra il suo amore per la musica degli appalachi, unito ad accelerazioni jazz alla Don Cherry.
Sam Amidon, ormai al suo ottavo disco solista, rilegge le antiche tradizioni Americane, in ambito country, bluegrass e folk. Le rilegge in modo personale e decisamente moderno. Un disco bello, coraggioso quanto inatteso. Prima stampa su vinile del disco di Sam Amidon. Ediziione molto limitata, 180 grammi, BLUEBERRY Vinyl.
Già con il disco precedente, Bright Sunny South, Amidon si era conquistato una certa fama in Usa, sopratutto presso la stampa più intellettuale. Lily-O è ancora più particolare. E' un disco di canzoni folk re immaginate o re inventate. Con la produzione di Valgeir Sigurðsson (Björk, Bonnie Prince Billy, Feist), Amidon si fa accompagnare in questo disco da Bill Frisell, oltre che dagli abituali Shahzad Ismaily e Chris Vatalaro.
Cantautore, folksinger, storyteller: Amidon è questo ed anche altro. Per questo suo nuovo disco, il suo debutto per la raffinata Nonesuch, Sam è andato in Inghilterra a lavorare con Thomas Bartlett ed il leggendario sound engineer Jerry Boys. Il risultato è un disco di folk rock innovativo, come se Tom Waits si fosse calato nei panni di Martin Carthy. Interessante.