cosa c`e` di piu` punk di una band che non e` mai cambiata, perforando per decenni i timpani dei suoi ascoltatori con pezzi brucianti di tre minuti? a quarant`anni dalla nascita del punk, il primo disco dei ramones lascia ancora stupefatti, fin da quell` con il quale si apre e che rappresenta il perfetto biglietto da visita di un album potente, denso di velocita` e umorismo. se il titolo della prima traccia, , con il suo richiamo inquietante alla guerra lampo scatenata dalla germania durante il secondo conflitto mondiale, incuriosi` testate del calibro di time e newsweek e alimento` una querelle sugli orientamenti politici del punk, per la stampa specializzata fu subito chiaro che i ramones erano diversi da tutto cio` che era venuto prima, e molto piu` astuti di quanto sembrassero. la band elesse giacche di pelle, jeans strappati e un taglio di capelli provocatorio a marchio di fabbrica, cambiando la cultura popolare e l`immaginario giovanile, e trovando sostenitori in ogni ambito, da john landis a stephen king. ancora oggi si discute su cosa sia stato il punk, su come sia iniziato e cosa volesse dire, se fosse intrinsecamente liberale o conservatore. rombes affronta queste domande rifuggendo da vuote teorizzazioni e raccontando i ramones non in quanto prototipi o grandi fondatori, ma semplicemente come gruppo, riportando il discorso sulle persone e sulla musica. e ci regala cosi` il ritratto originale e appassionato di una band e di un`epoca che continuano ad affascinare, turbare e soprattutto a divertirci alla follia. |