tra gli ultimissimi anni del settecento e i primi decenni dell`ottocento il teatro romantico ha animato una grande stagione di fermenti artistici e di audaci sperimentazioni sulle scene europee. elena randi ne traccia un ricco panorama, analizzando le teorie e i luoghi scenici, i generi spettacolari `minori` e l`arte attorica, le scenografie e i costumi, la drammaturgia e la complessiva messinscena. questo ampio quadro mette a fuoco come la tradizione italiana si differenzi dalla situazione delle grandi capitali dello spettacolo in francia, inghilterra e germania: se l`una tende a essere centrata sulla figura del primo attore, l`altra pone un forte accento sull`insieme dei coefficienti scenici. possiamo leggere, nelle caratteristiche del romanticismo teatrale, le linee genetiche e i destini della scena moderna. |