e un dato acquisito e condiviso, anche quando le polemiche sull`unita` d`italia si fanno piu` intense e nervose: nel processo di formazione dell`identita` nazionale il contributo piu` importante e decisivo e` stato quello degli scrittori. non solo perche` la lingua letteraria era gia` da secoli l`unico terreno comune tra i ceti dirigenti e gli intellettuali delle diverse entita` statali presenti nella penisola, ma soprattutto perche` tu la letteratura a fornire ai giovani che si tacevano patrioti, cospiratori e militanti le parole d`ordine fondamentali del loro riconoscersi fratelli. fu la letteratura, in fin dei conti, a elaborare il racconto della storia nazionale, il suo stesso senso identitario. e furono le poesie a dare voce al desiderio del riscatto e al grido di battaglia. tante poesie: di scrittori tra i massimi della nostra storia letteraria (da monti a foscolo, da leopardi a manzoni) e di autori oggi meno noti, ma non per questo meno significativi (da niccolini a berchet, da pocrio a mameli). poesie febbrilmente scritte e febbrilmente lette, imparate a memoria, scandite ad alta voce. poesie che si sovvrapposero e mescolarono ai tanti inni di battaglia del risorgimento; le une e gli altri vivi e attuali ancora nella guerra del 1915-18. una vera e propria "colonna sonora" del risorgimento, parallela a quella del melodramma, con i suoi cori e le sue arie, che ha accompagnato l`intero percorso della storia italiana, fino alla repubblica e oltre. |