"simbolo del potere imperiale", "ottava meraviglia del mondo", "luogo tra terra e cielo": con espressioni di questo tenore, nell`arco di tutto il medio evo cristiano, la basilica di santa sofia a costantinopoli venne salutata e celebrata non solo come il culmine di una plurisecolare competenza tecnica e architettonica, ma anche come opera "di ispirazione divina", in virtu` di uno speciale favore disceso dall`alto sull`imperatore giustiniano (527-565), che la commissiono` e la realizzo` mentre il suo potere, centrato nella nuova roma sul bosforo, si consolidava e preparava la sua espansione dalle alpi al nilo, dall`eufrate al danubio, alla penisola iberica. il presente volume propone una restituzione appassionata, accademicamente impeccabile, ma fruibile per i non specialisti (anche grazie a un ricco apparato iconografico espressamente concepito per questo volume), del testo che procopio di cesarea, il massimo storico dell`epoca di giustiniano, dedico` a santa sofia. la compenetrazione tra le competenze storico-artistiche e storico-filologiche dei due curatori del volume consente di godere appieno del testo procopiano in un fitto tessuto di raffinati rimandi letterari e di precise indicazioni per la visione diretta del capolavoro di santa sofia. |