
storicamente, e` sempre stata l`arte a raccontare l`identita` dell`italia: monumenti, palazzi, piazze, chiese e pale d`altare hanno contribuito a definire l`immagine del bel paese, creando un territorio unico al mondo. nel xx secolo, pero`, il circolo virtuoso si e` spezzato e dal secondo dopoguerra il paese ha smesso di credere nell`arte come veicolo di identita`. puo` l`italia del terzo millennio permettersi questa rinuncia? o e` invece auspicabile che si riattivi quel processo, interrotto ormai da settant`anni? ludovico pratesi, insieme a simone ciglia e chiara pirozzi, tenta di rispondere a queste domande ripercorrendo l`arte italiana dal trecento al novecento per esaminare il valore identitario di alcuni grandi capolavori, dagli affreschi dei lorenzetti nel palazzo pubblico di siena al vittoriano. l`analisi si sposta quindi sull`arte del ventennio fascista, per poi concentrarsi sui due movimenti artistici italiani di maggiore rilevanza internazionale nel secondo novecento, l`arte povera e la transavanguardia. arte come identita` e` un incoraggiamento ad affrontare il futuro con sguardo sereno e lungimirante.

dal mart, il museo d`arte moderna e contemporanea di trento e rovereto, al castello di rivoli museo d`arte contemporanea, dal centro per l`arte contemporanea luigi pecci di prato alla galleria d`arte moderna e contemporanea di torino, dal palazzo delle papesse a siena alla galleria nazionale d`arte moderna a roma al palazzo delle arti napoli: il libro e` una guida dedicata ai musei dell`associazione musei d`arte contemporanea italiani. questo volume si propone di presentare le diverse realta` di un panorama museale complesso e variegato, che costituisce una nuova ricchezza del patrimonio artistico di un paese come il nostro, che ha imparato a promuovere l`arte del presente con coraggio e consapevolezza.