i pionieri di nikolaus pevsner e` un`opera chiave del pensiero architettonico contemporaneo. l`appassionata e puntuale ricostruzione della genesi e dello sviluppo del movimento moderno, dal palazzo di cristallo del 1851 e dalla casa rossa costruita per william morris nel 1859 alla fabbrica-modello proposta da gropius e meyer all`esposizione di colonia del 1914, ha infatti permesso di mettere nella giusta luce l`intero sviluppo novecentesco. l`eredita` di questi fu raccolta, nella , da le corbusier, mendelsohn, mies van der rohe e oud; e poi, a partire dal 1930 e soprattutto nel secondo dopoguerra, da alvar aalto, hans scharoun, eero saarinen e altri maestri fino a john johansen e moshe safdie, con la gigantesca figura di frank lloyd wright e la sua intuizione di a collegare la prima alla terza eta` con eccezionale coerenza. tutti costoro si sono opposti alla banalita` delle scatole prefabbricate in acciaio e vetro. il progetto moderno, come suggeri` edoardo persico, e` stato per molto tempo , all`insegna del coraggio creativo e della costante ricerca di un rapporto organico tra l`uomo e il suo ambiente. se l`architettura non vuole limitarsi a revival accademici o futili eclettismi, deve costantemente tornare a questi grandi maestri, per ritrovare il senso di una lezione che non ha perso la sua attualita`. i pionieri dell`architettura moderna, pubblicato per la prima volta nel 1936 a londra, dove pevsner si era rifugiato per sfuggire al nazismo, e` stato arricchito dall`autore fino al 1975 nelle successive edizioni, sia per quanto riguarda il testo sia per quanto riguarda la ricchissima iconografia. |