2 CD. Il classico debutto di Pete Yorn, 2001, rimasterizzato e con l'aggiunta di un secondo CD registrato dal vivo all'epoca. Una performance unplugged di Yorn e della sua band, tra le cose migliori mai registrate dal rocker Usa.
Pete Yorn, blasonato rocker del New Jersey, ha esordito all'inizio del nuovo millennio con Musicforthemorningafter.
Ha ricevuto critiche positive ed elogi a non finire, ma poi non ha sapurto sempre mantenersi ad alto livello. Questo nuovo lavoro, edito dalla Capitol, fin dal titolo, lo riporta al classico suono rock, con venature pop, degli inizi. Un suono che può richimare Nick Lowe e Dave Edmunds, con le chitarre in evidenza, ed una solida linea melodica a sostenere il tutto.
Sempre alla ricerca di qualcosa di importante, Pete Yorn continua a fare dischi diversi ed a collaborare con musicisti che non gli assomigliano per niente. E questo è un bene. Questa volta lo vediamo lavorare a quattro mani con un musicista di Los Angeles, J.D. King, per un disco di pop ballads dal sapore estivo, molto piacevoli.
Il musicista di Los Angeles, al suo quinto lavoro come solista, leva le orchestrazioni per dare al suono una direzione più rock. Chitarre e chitarre, che la produzione secca e senza fronzoli di Frank Black evidenzia molto bene. Finalmente un disco degno del blasone di Yorn, un disco solido e deciso.
Pete Yorn è una delle promesse del nuovo rock a stelle e strisce. Non ha mai mantenuto quello che aveva promesso ma, questa volta, sembra sia finalmente quella buona. Con Rick Rubin dietro le spalle Yorn, che ha delle indubbie qualità come autore ed esecutore, ha centrato finalmente il disco che tutti si aspettavano. Rock lucido e diretto.
Nuovo album per il rocker del New Jersey. Dopo le promesse di Musicforthemorningafter e Day I Forgot, Yorn mette a punto un disco vero. La cosa migliore fatta sino ad oggi.