perche` negli anni del covid-19, nonostante la rapidita` con cui sono stati messi a punto i nuovi vaccini, molte persone nutrono diffidenza o ostilita` nei loro confronti? partendo da questa domanda, enrico pedemonte e` risalito alle origini della sfiducia nella scienza dilagante ai nostri giorni. la prima parte del viaggio lo porta a indagare le ragioni che hanno spinto gli evangelici americani a costruire una scienza alternativa al darwinismo; l`industria (dal tabacco al petrolio) a fare colossali investimenti per contestare il consenso scientifico; gli ambientalisti a screditare il biotech; il movimento postmoderno ad attaccare le certezze della scienza. e mentre affiorano le radici storiche del negazionismo no-vax, l`autore dimostra come la ricerca abbia cambiato pelle diventando un mondo sempre piu` privatizzato, dove si moltiplicano le truffe. la tesi di fondo e` che la sfiducia nella scienza sia solo una delle forme con cui i cittadini si oppongono al potere. nella seconda parte emerge il ruolo centrale che l`intelligenza artificiale sta assumendo nella rivoluzione tecnologica in corso. destinata a cambiare il mondo con una rapidita` mai vista prima, a diventare l`unica scienza, l`ia e` alla base dei rapidi progressi in tutti i settori della ricerca e promette di risolvere molti drammatici problemi del pianeta. ma c`e` un`altra faccia della medaglia: questa tecnologia e` controllata da un numero sempre piu` ristretto di societa` private, in prima fila le piattaforme tecnologiche, che detengono il monopolio delle sue applicazioni. il controllo pubblico di questo immenso potere diventa un obiettivo indispensabile per evitare lo scetticismo e la rabbia nei confronti (anche) della scienza. |