giorgio pasquali, maestro della filologia classica italiana, arriva in germania guidato dall`amore per l`antichita`; lo stesso sentimento spinge ludwig curtius, il grande archeologo tedesco, verso l`italia. le due vicende si intrecciano per qualche attimo appena - ma per sempre i due spiriti rimarranno affini. in questo libro pasquali ripercorre la vita di curtius attraverso la filigrana dei ricordi dell`archeologo, cui affianca costantemente i propri. ne nasce una biografia a specchio che pone a confronto l`esperienza umana e intellettuale di due protagonisti dell`antichistica europea, tratteggiando la storia culturale dei rispettivi paesi a cavallo di due secoli. le avventurose esperienze di curtius - in oriente e in occidente, tra le cantine bavaresi e sul fronte balcanico - offrono lo spaccato di un`europa colta che danza sull`orlo del vulcano e al tempo stesso consentono a pasquali di far emergere i propri giudizi, le proprie impressioni, le proprie valutazioni autonome. al disfacimento degli ambienti intellettuali e universitari nella germania di weimar, e alla crisi dell`intero mondo tedesco, si legano cosi` le sofferte meditazioni su questioni sociali e sui problemi della cultura italiana. le osservazioni critiche, le digressioni, i ritratti di grandi studiosi che costellano la narrazione rendono il libro un`opera in cui i toni vivaci corrispondono alle sfumature dell`entusiasmo che pasquali prova per un campione della humanitas. con uno scritto di eduard fraenkel. |