perche` john fitzgerald kennedy doveva morire? qual e` la verita` sull`omicidio del trentacinquesimo presidente degli stati uniti? in "killing kennedy" o`reilly e dugard ripercorrono gli ultimi due anni di jfk. dal 20 gennaio 1961, giorno del giuramento, fino a quel 22 novembre del 1963, in cui l`uomo che meglio ha incarnato il "sogno americano" finiva la sua vita a dallas per mano dell`ex tiratore scelto dei marines, lee harvey oswald, unico responsabile ufficiale di un omicidio ancora avvolto da troppi misteri. la morte di kennedy e` uno degli episodi piu` drammatici degli ultimi cinquant`anni, un evento che ha cambiato il corso della storia, non solo statunitense. per capire il perche` di quei colpi di fucile esplosi a dallas, gli autori mettono in fila uno dopo l`altro i contrasti politici che in piena guerra fredda tenevano in ansia il mondo intero: il vietnam, la lotta al comunismo, che con la cuba di castro era arrivato fin dentro "il giardino di casa", le tensioni con l`urss di nikita chruscev. o`reilly e dugard tracciano un vivido identikit dei tanti nemici che jfk si era fatto negli usa: il direttore della cia allen w. dulles, per esempio, silurato nell`aprile 1961 dopo il fallito sbarco nella baia dei porci. e, sopra tutti, il piu` ambiguo, il vicepresidente lyndon b. johnson, che mal sopporta il ruolo di secondo. di lui kennedy e il fratello bobby non si fidano, e non lo nascondono. |