i quattro testi di ngugi wa thiong`o che compongono "decolonizzare la mente", sono la summa di un pensiero che si e` andato formando con anni di studio e con dolorose esperienze vissute in prima persona; in particolare la scelta di scrivere una pie`ce di critica al potere nella sua lingua madre, il gikuyu, in modo da poter essere compreso da ogni strato di pubblico, gli costo` nel 1978 un anno di detenzione. fu in quei mesi che l`autore maturo` la convinzione che "l`arma piu` grande scatenata ogni giorno dall`imperialismo contro la sfida collettiva degli oppressi e` la bomba culturale, una bomba che annulla la fiducia di un popolo nel proprio nome, nella propria lingua, nelle proprie capacita` e in definitiva in se stesso". in tal senso, questo volume anche oggi puo` dire molto ai lettori occidentali che vogliano osservare criticamente i fenomeni connessi alla globalizzazione e gli effetti di una politica culturale omologante. |