tatuaggio e` il primo romanzo poliziesco della serie di pepe carvalho e va considerato una specie di presentazione del curioso detective galiziano, della sua bizzarra filosofia e del suo mondo. pepe viene ingaggiato dal signor ramon per scoprire l`identita` di un cadavere senza volto ripescato in mare a pochi chilometri da barcellona. unico indizio: un inquietante tatuaggio ... "sono nato per rivoluzionare l`inferno".
pepe carvalho e biscuter, come due novelli don chisciotte e sancho, si sono lasciati dietro il nido di vipere afghano e sono giunti a bangkok, luogo mitico del passato del detective, scenario di "gli uccelli di bangkok". imbarcati su una nave da crociera, l`uno come interprete, l`altro come cuoco, proseguono il loro viaggio verso bali, dopo una breve sosta a singapore. tappa dopo tappa hanno pero` accumulato troppi nemici e sono nuovamente costretti alla fuga che li portera` in australia, poi in sud america, dal cile all`argentina, in brasile, e poi nel deserto africano, fino ad alessandria e al ritorno in patria.
in questo romanzo, pepe carvalho si trova in thailandia alle prese con l`ambigua polizia locale e una banda di malavitosi cinesi che vogliono mettere le mani su una turista europea, amica sua, che si e` legata a un trafficante di diamanti, colpevole di uno sgarro nei loro confronti. un giallo d`azione che non disdegna l`ironia e la descrizione di un mondo esotico dove il male trionfa in modo subdolo e barocco. il primo romanzo di montalban in cui compare il personaggio di pepe carvalho.
"a me piace presentare la cucina come metafora della cultura. mi spiego. mangiare significa ammazzare e ingoiare un essere, animale o vegetale, che prima era vivo. se divorassimo direttamente l`animale morto o la lattuga sradicata, ci definirebbero dei selvaggi. se invece, prima di cuocerlo, mariniamo l`animale con un bouquet aromatico di erbe di provenza, inondandolo di aceto, allora abbiamo realizzato un`operazione culturale perche` ipocrita come la cultura del nostro tempo. e ben sappiamo che pepe carvalho nutre un amore-odio per la cultura, tanto che solitamente consuma le sue raffinatissime cene `ipocrite` al bagliore di caminetti accesi con pagine di libri `ipocriti`." (manuel va`zquez montalba`n)