
Il nuovo, atteso, lavoro di Michele Gazich. Cantautore, poeta, autore letterario, Gazich è uno dei migliori musicisti italiani. E, oltre ad essere autore è anche musicista, nel senso che suona per altri. Proprio durante il tour effettuato in Usa asieme a Mary Gauthier, Michele ha costruito questo disco, dove si narrano drammi di vite vissute, perse e dimenticate.Il titolo del disco è ripreso da uno scritto di Michel Foucault, filosofo e sociologo francese. Un disco intenso e vissuto, non facile, ma sicuramente interessante. Da sentire con molta attenzione.

Questo è un disco importante, molto importante. Gazich ripercorre le vie del folk, reinventa suoni e testi, riprende strumenti antichi e ci costruisce sopre le sue melodie. Da qualche anno a questa parte, Michele ha intensificato la sua ricerca artustica, prima a capo della Nave dei Folli, poi da solo. E, disco dopo disco, la sua musica risulta sempre più interessante, matura, ricercata. intrigante. La via del Sale, che contiene anche i testi ( molto interessanti ), è uno dei migliori album dell'anno, e non solo tra i dischi italiani.

Concepito con la violoncellista, pianista e arrangiatrice Giovanna Famulari, il nuovo album del violinista italiano è un lavoro pensato a lungo, le cui prime canzoni sono nate nel 2008: brani speciali e unici nel panorama italiano. Le canzoni suonano originali prima di tutto nella scelta stilistica con delle liriche gravi e intense declamate con passione e accompagnate da una base musicale sospesa tra folk e musica classica che a momenti può ricordare il Fabrizio De André di "Tutti Morimmo a Stento". Ci sono colti riferimenti musicali, letterari e cinematografici che fanno di questo nuovo lavoro di Michele Gazich un'opera intensa e da ascoltare con attenzione.