e una calda estate di tripoli del 1979, la libia e` stretta nelle maglie della dittatura militare del colonnello gheddafi. il piccolo suleiman, in vacanza dalla scuola, passa le giornate insieme all`adorata madre ed e` ignaro degli avvenimenti che turbano il paese e che ben presto sconvolgeranno la sua vita famigliare. suo padre e` un uomo d`affari sempre in viaggio per il mondo, ed e` anche uno dei dissidenti piu` in vista. sua madre non va molto d`accordo col marito e spesso si ubriaca di nascosto. un giorno gli agenti del comitato rivoluzionario arrestano il padre del suo migliore amico. anche il padre di suleiman e` costretto a nascondersi. gli uomini che stazionano davanti casa cominciano a fare strane domande. il bambino, credendo di salvare la propria famiglia, con ambigua ingenuita`, tradisce gli amici, il padre e in definitiva se stesso.
in una terra dominata dagli uomini, una ragazza viene costretta al matrimonio all`eta` di quindici anni dai maschi di famiglia. siamo nella libia di gheddafi. dal matrimonio combinato nasce suleiman, e la madre da quel momento e` soltanto um suleiman. una giovanissima madre lasciata troppo sola dal marito, sempre lontano da casa per misteriosi affari. nell`estate del 1979 l`equilibrio del mondo di suleiman riceve un colpo definitivo. il regime della grande rivoluzione di settembre intende schiacciare gli ispiratori della rivolta studentesca. un vicino di casa viene arrestato e le assenze del padre diventano inquietanti.
«Hisham Matar possiede la qualità di cui ogni storico - del mondo e del sé - ha piú bisogno: sa quando farsi da parte per lasciare che sia il passato a parlare». Hilary Mantel
hisham matar aveva diciannove anni quando il padre fu rapito in egitto e portato in una prigione libica. non lo avrebbe mai piu` rivisto. e non avrebbe mai saputo nulla della sua sorte. era stato giustiziato? oppure no? trentatre` anni dopo hisham, con la caduta di gheddafi, puo` finalmente rientrare in libia dopo un lungo esilio. puo` incontrare amici e parenti, e grazie a loro ricostruire l`immagine ormai sbiadita del padre, cercando di scendere a patti con il dolore della sua assenza. un viaggio lucido e struggente attraverso i luoghi di una memoria privata intrecciata a doppio filo con la storia libica del ventesimo secolo, che e` anche la nostra. un toccante racconto di perdita, amore e speranza.
hisham matar ha diciannove anni quando suo padre jaballa, fiero oppositore del regime di muammar gheddafi, viene sequestrato nel suo appartamento del cairo, rinchiuso nella famigerata prigione libica di abu salim e fatto sparire per sempre. ventidue anni piu` tardi il figlio hisham, che non ha mai smesso di cercarlo, puo` approfittare dello sprazzo di speranza aperto dalla rivoluzione del febbraio 2011 per fare finalmente ritorno nella terra della sua infanzia felice. quel viaggio verso un presente ormai sconosciuto non e` che lo spunto per un itinerario storico e affettivo ben piu` vasto. visitando i luoghi e incontrando i parenti e gli amici che hanno condiviso con jaballa decenni di prigionia nel
"ci sono volte in cui l`assenza di mio padre mi pesa sul petto come se ci stesse seduto sopra un bambino". cosi` il narratore di questa storia, nuri el-alfi, avvia il suo ricordo, e il bambino li` evocato e` anche il se stesso di tanti anni prima, un nuri quattordicenne lasciato a contemplare l`assenza del padre, kamal pasha, quando questi viene strappato al suo letto dalla lunga mano del potere di uno stato mediorientale in cui si riconosce l`iraq degli anni settanta, per non farvi mai piu` ritorno. kamal e` un uomo potente ed enigmatico, misterioso tanto nei suoi coinvolgimenti pubblici con le vicende di stato del suo paese, quanto in quelli privati con i componenti della sua famiglia e del suo entourage; un`ombra incombente, sconosciuta e inconoscibile per il figlioletto bisognoso, dal quale e` separato da nuovi abissi di distanza e silenzio dopo la morte della triste consorte. la maledetta notte di dicembre del 1972 in cui suo padre sparisce al mondo, percio`, nuri gia` conosce bene il vuoto e l`abbandono, e conosce la colpa, per aver tentato di consolare la propria perdita infantile invaghendosi della piu` intoccabile delle intoccabili, la giovane matrigna mona, voluttuosa ventiseienne angloegiziana che polarizza i desideri del padre come del figlio sin da quando fa la sua prima apparizione nell`hotel di alessandria dove i due trascorrono un periodo di villeggiatura. sara` kamal a vincerne il cuore e a sposarla, mentre il piccolo nuri e la sua bramosia si ritroveranno esiliati in un collegio...
"ci sono volte in cui l`assenza di mio padre mi pesa sul petto come se ci stesse seduto sopra un bambino". cosi` il narratore di questa storia, nuri el-alfi, avvia il suo ricordo, e il bambino li` evocato e` anche il se stesso di tanti anni prima, un nuri quattordicenne lasciato a contemplare l`assenza del padre, kamal pasha, quando questi viene strappato al suo letto dalla lunga mano del potere di uno stato mediorientale in cui si riconosce l`iraq degli anni settanta, per non farvi mai piu` ritorno. kamal e` un uomo potente ed enigmatico, misterioso tanto nei suoi coinvolgimenti pubblici con le vicende di stato del suo paese, quanto in quelli privati con i componenti della sua famiglia e del suo entourage; un`ombra incombente, sconosciuta e inconoscibile per il figlioletto bisognoso, dal quale e` separato da nuovi abissi di distanza e silenzio dopo la morte della triste consorte. la maledetta notte di dicembre del 1972 in cui suo padre sparisce al mondo, percio`, nuri gia` conosce bene il vuoto e l`abbandono, e conosce la colpa, per aver tentato di consolare la propria perdita infantile invaghendosi della piu` intoccabile delle intoccabili, la giovane matrigna mona, voluttuosa ventiseienne angloegiziana che polarizza i desideri del padre come del figlio sin da quando fa la sua prima apparizione nell`hotel di alessandria dove i due trascorrono un periodo di villeggiatura. sara` kamal a vincerne il cuore e a sposarla, mentre il piccolo nuri e la sua bramosia si ritroveranno esiliati in un collegio...