"novela total" lo ha definito mario vargas uosa in un suo famoso saggio degli anni sessanta: "tirante il bianco" come romanzo totale. e ha paragonato martorell a flaubert e faulkner, collocandolo tra i piu` grandi narratori della letteratura di tutti i tempi. a quasi cinquantanni dal giudizio entusiastico di vargas llosa, si puo` forse leggere piu` pacatamente questo romanzo cavalleresco scritto in catalano nel xv secolo, ma resta la convinzione che si tratta di un`opera affascinante e fortemente innovativa: ha aperto le strade della narrazione moderna con personaggi che "maturano" attraverso le vicende raccontate nel libro e che dimostrano un`interiorita` e una dimensione psicologica effettivamente in anticipo sui tempi, oltre le schematizzazioni tipologiche medievali. un punto di forza del libro, oltre le parti epiche e guerresche, riguarda l`amore e la sessualita`, trattati molto esplicitamente, con arditezza di situazioni e di linguaggio che ancora oggi possono colpire. la storia principale e` quella di tirante il bianco, gentiluomo bretone, campione di tornei cavallereschi, che riesce con il coraggio e con l`ingegno a liberare l`isola di rodi dall`assedio del sultano di babilonia, dopodiche` viene cooptato dall`imperatore di costantinopoli per condurre la guerra contro i turchi. tirante si innamora della figlia dell`imperatore, carmesina, e carmesina di lui, ma una serie di equivoci e di vicende allontana i due innamorati. |