Una volta, ma sono passati diversi anni, i dischi di Mark Olson ( ex Jayhawks ) erano attesi, considerati anche importanti. Ora Mark Olson, pur facendo sempre musica onesta, è rientrato nei ranghi e la sua musica non è più essenziale. In questo disco fa coppia con la norvegese Ingunn Rigvold, cantautrice e, per la cronaca, anche sua moglie.
Nuovo lavoro da solista per l'ex Jayhawks. Olson, come per il precedente Salvation Blues, esplora in modo personale il folk, aggiungendo leggere dosi di english folk e desert country. Musica cheha nel suo dna di autore puro. Se Salvation Blues è stato tra i preferiti dei critici del New York Times, questo nuovo lavoro non è certo da meno. Da oltre 25 anni sulla breccia, Olson continua a fare grande musica. Un manifesto del nuovo folk, con Jolie Holland e e Vashti Bunyan ospiti.
Mark Olson, ex leader dei Jayjawks, torna con un interessante lavoro da solista. Un disco in cui sonorità Americana incontrano la Psychedelia, con contaminazioni delle sonorità di Joshua Tree e del Laurel Canyon ( Jonathan Wilson etc ).
Album solo per l'ex Jayhwaks e Creekdippers. Mark Olson, con l'aiuto dell'ex partner Gary Louris in alcuni brani, ci regala la sua migliore musica da sempre. Un disco maturo, profondo, suggestivo ed interiore. Un album di ballate sofferte, di canzoni personali in cui blues e rock, radici e folk vanno a braccetto, Una rara commistione di melodia e passione, che Mark porta a termine in un disco di mirabile equilibro. Splendida la confezione che riprende il formato di un piccolo libro, con tanto di copertina rilegata.