"nel corso di trent`anni, il caso e l`amicizia mi hanno condotto a studiare tre figure che gettano le loro luci divergenti sulla piu` oscura crisi dell`individuo che l`europa abbia conosciuto prima di quella che s`impone a noi oggi. laclos si limita a porre il problema. come dinanzi a molte opere del nostro tempo - e non solo letterarie - il lettore delle "liaisons" avrebbe potuto dire: "cosi` non puo` durare". e cio` che risponde goya, facendo della condizione umana l`oggetto di un`accusa fondamentale alla quale si rifiuta di rispondere con una trascendenza; e` cio` che risponde saint-just, facendo appello alla quasi-trascendenza costituita ai suoi occhi dalla nazione."
una pietra miliare della letteratura mondiale, un romanzo ambientato in cina che si svolge a seguito della insurrezione di shangai del 1927, quando gli operai in armi, guidati dai comunisti, liberarono la citta` prima dell`arrivo di chang kai-shek alla testa delle truppe del kuomintang. partito comunista cinese e kuomintang sono alleati, ma gia` si presagisce la tragica soluzione finale. chang rompe l`alleanza che stalin continuava a sostenere e questa sua ostinazione condanna i comunistial massacro. la "condizione umana" che interessa malraux non e` quella disperata di centinaia di milioni di diseredati, ma il sentimento dell`impossibilita` di comunicazione con l`altro che e` la caratteristica saliente dell`essere umano.
"il cranio di ossidiana" e` una celebrazione dell`arte del secolo pronunziata davanti alle spoglie del piu` grande artista del secolo; una meditazione su picasso, sulla sua morte, sulla vita delle forme. il genere dell`orazione funebre, cosi` ridotto nella pratica moderna, ritrova in queste pagine la sua intensita` e la sua severita`. inoltre, la celebrazione mostra qui di saper assolvere ai compiti dell`analisi. un picasso nuovo ci viene incontro da queste pagine; le opere di cui piu` si parla, ne "il cranio di ossidiana", non sono le piu` divulgate; e` il picasso scultore, e` il picasso spasmodico delle ultime stagioni che malraux splendidamente difende, illustra, giustifica; non l`artista di una gioventu` blu e rosa, non l`annunciatore dell`ordine cubista, ma lo scatenato creatore di forme che, in un`opera colma di derisioni, seppe esprimere il sacro di un`epoca senza sacro. il museo dell`uomo contemporaneo quello che malraux chiama il museo immaginario - si e` infinitamente dilatato dai tempi di ce`zanne: esso include ormai non solo le arti dell`occidente, le arti orientali, quelle arcaiche, ma anche l`esplosivo, irriducibile pandemonio delle arti selvagge (africa, oceania...); piu` di ogni altro, picasso ha, con la sua opera, mediato e giustificato per noi quegli stili, di paura ed esorcismo; commemorando lui, malraux commemora l`occhio di un secolo e quel che l`occhio vide.