

quando una nazione e sull?orlo di un abisso, puo accadere che l?arroganza, la malafede o la brama di potere di un pugno di persone la spingano nel vuoto. tra il 6 novembre 1860 - giorno in cui il repubblicano abraham lincoln diventa il 16? presidente degli stati uniti - e il 12 aprile 1861 - giorno in cui a fort sumter, south carolina, si spara il primo colpo della guerra civile - accade proprio questo. la vittoria di lincoln suggella un periodo di tensioni disgreganti: gli stati del sud vogliono distruggere l?unione e il neoeletto deve fermare l?emorragia secessionista. l?abolizione della schiavitu e il combustibile che fa divampare le fiamme dello scontro tra la borghesia dell?era industriale e l?aristocrazia terriera arroccata in un anacronistico privilegio. ma questa e storia nota. l?incredibile cronaca di quei cinque mesi, cruciali e convulsi, lo e invece molto meno. com?e potuto avvenire che il south carolina, "staterello arrogante" tetragono a qualsivoglia forma di progresso, abbia scatenato il conflitto piu sanguinoso di tutte le guerre americane messe insieme? quando il "demone dell?inquietudine" ha avuto la meglio su ogni altra ragione? attingendo a diari, documenti, lettere, larson ci immerge in una storia di errori fatali, fraintendimenti assurdi, egotismi incendiari, tragedie personali e orribili tradimenti. sentiremo, sopra le altre, le voci di robert anderson, comandante di fort sumter, ex proprietario di schiavi eppure fedele all?unione; di edmund ruffin, deputato vanesio e sanguinario che tiene a bada la depressione con l?ardore secessionista; di mary boykin chesnut, moglie di un piantatore, in conflitto sia sul matrimonio che sulla schiavitu. e poi c?e lui, il presidente altissimo e triste, che non potra evitare la guerra da cui uscira vincitore ma umanamente sconfitto. vi invito ora a entrare in quel passato, in quel tempo di paura e discordia, e a sperimentare la passione, l?eroismo, il dolore come se viveste davvero in quell?epoca e non conosces