maestro del disegno e autore de "l`altra parte", uno dei romanzi chiave del novecento, alfred kubin ha saputo esplorare l`incerto confine tra le inquietudini del reale e il magmatico abisso dell`inconscio. gli scritti che presentiamo in questa raccolta, composti tra il 1921 e il 1949 riguardano la creazione artistica e l`esperienza onirica, due temi che per kubin non possono essere trattati separatamente; precisando, tuttavia, che per creazione artistica s`intende soprattutto la pratica intima e "povera" del disegno, mentre lo stato onirico sconfina nella veglia, divenendo attitudine dello sguardo e del sentire. la scrittura che ne scaturisce e` divisa tra nitore e un`inafferrabile qualita` allucinatoria, che avvolge i diversi argomenti in un unico mutevole paesaggio: dall`influenza dei sogni sull`arte alla mistica del disegno, dai misteriosi frammenti autobiografici alle anticipatrici analisi sull`arte dei folli. e certo che kubin sia stato un cantore del declino della vecchia civilta` europea, cosi` come un contemporaneo di freud ed evocatore di paure e desideri rimossi, ma queste definizioni rendono giustizia solo in parte a un artista che si voleva senza tempo e, per questo, rimane oggi assolutamente moderno. |