mai come nelle interviste da cui nasce questo testo, vladimir janke`le`vitch ci conduce al cuore segreto del suo pensiero. articolato, come un vero tessuto vivente, lungo un percorso che trascorre dalla filosofia morale alla riflessione politica, dall`analisi letteraria all`esperienza musicale, esso trova il proprio epicentro in un`interrogazione intensa e radicale della pratica quotidiana. che significato conferire allo scorrere, apparentemente insensato, dei giorni? come rispondere delle proprie azioni in un mondo caratterizzato dalla sconnessione dei valori e dall`assenza di fondamenti? e che rapporto instituire con quelle degli altri, quando esse, come nella stagione nazista - vissuta in prima persona dall`autore - assumono il volto insostenibile della menzogna e della violenza? la risposta di janke`le`vitch si situa nel difficile punto d`incrocio fra irreversibilita` indelebile del passato e contingenza indeterminata dell`avvenire. come in uno spartito musicale, solo la capacita` di seguire il ritmo dell`esistenza nel suo battito alternante consente di stringere in uno stesso nodo rigore e duttilita`, responsabilita` e intelligenza, profondita` e leggerezza. |