Registrato nel 2008, durante un tour nel Sud degli states, con Charles Speer and The Helix. Seguendo l'esempio delle Track Shack sessions di Link Wray e Mordicai Jones, Rose e Speer hanno mischiato suoni ed esperienze in un album che non ha eguali nella carriera del compianto chitarrista. Tutto da scoprire.
2 CD. Raccoglie due albums: Dr. Ragtime & Pals e Selftitled.
Contiene Red Horse, White Mule & Opium Music.
Uno dei dischi più belli di Jack Rose, molto vicino al modello John Fahey.
Straordinario chitarrista, erede di John Fahey, Rose è morto improvvisamente lo scorso dicembre, a soli 38 anni. Questo è il suo ultimo disco, quello a cui stava lavorando e che ha completato pochi giorni prima di lasciarci per sempre. Rose è un puro, sulla linea del grande Fahey, e Luck in The Valley conferma il suo status di chitarrista culto. Ricrea le atmosfere del maestro, mischia tocchi acustici con pennellate geniali ed invenzioni cromatiche. Tra folk e musica d'autore. So long Jack
Una vera sorpresa ! Jack Rose è un emulo, ma nel senso più positivo del termine, di John Fahey. Anzi Rose ama il suono Takoma, anni sessanta-primi settanta, e costruisce delle melodie legate alla tradizione con una forte impronta fahey-iana. Formidabili Sail Away Ladies / I Shall Not Be Moved, Hand Me Down e Goodbye Booze. Arie tradizionali mischiate a sonorità più moderne, influenze blues e folk, filtrate con invenzioni armoniche.
Tutto da scoprire.