
la morte di mussolini e di hitler, la liberazione, la pace, le bandiere rosse, il boogie-woogie, i reduci, i fantasmi dei lager, hiroshima, le lacrime per chi non e` tornato; e poi la prima, incredula estate senza bombe, l`ebbrezza che porta con se` voglia di vivere, l`appuntamento festoso di famiglie che si ricompongono, la liberta` politica da assaporare, i primi passi della ricostruzione, il processo di norimberga, il primo natale di pace. tanta musica e tanti conti da saldare. un capitolo che si chiude, una generazione che passa la mano. il sapore di amaro in bocca in chi si accorge che gli hanno rubato una vita. per i vincitori la gloria, per i vinti l`infamia. per tutti la necessita`, forse la voglia, di ricominciare.

di ciano si e` scritto molto. marco innocenti, rievocandolo in queste pagine, fra i tanti tagli ha scelto il piu` drammatico. galeazzo l`antitedesco, il nemico di hitler. galeazzo che dice presago: "hitler al potere? mio dio, e` una catastrofe". galeazzo che percepisce per primo la pericolosita` dei tedeschi. galeazzo che si fa odiare da hitler, mettendosi di traverso sulla strada della guerra. galeazzo che dice si`, forte e chiaro, nella notte del 25 luglio. galeazzo nella cella degli scalzi, a verona, ad attendere l`esito gia` scritto di un processo farsa. galeazzo che finisce con sette pallottole in corpo, nell`erba ghiacciata di un fossato. pallottole fasciste ma partite da berlino, per ordine di hitler, il monomaniaco massacratore da tavolino che ciano, il "traditore", aveva osato sfidare.

il 1948 fu la stagione delle scelte per un`italia povera ma dignitosa, uscita da tre anni dalla guerra, ferita ma piena di vita, carica di speranze e di illusioni, divisa dal colore delle bandiere e dalle idee. nel 1948 l`italia premio` de gasperi e condanno` togliatti, disse si` all`america e no all`unione sovietica, compi` il passo decisivo, che avrebbe segnato profondamente il suo futuro. il 1948 fu anche l`anno delle vittorie di bartali al tour e di consolini alle olimpiadi, l`anno di "ladri di biciclette" di de sica e di "mondo piccolo" di guareschi, dell`italia semplice e modesta, ma composta e austera.