"sono qui raccolti per la prima volta tutti i principali scritti di edward hopper, unitamente alle sue piu` significative interviste e alle piu` importanti testimonianze di coloro che lo conobbero. sia le sue pagine, sia i racconti di critici e artisti che lo incontrarono, nello studio in washington square a new york, oppure a cape cod, nella casa affacciata sull`oceano che lui stesso aveva costruito all`inizio degli anni trenta, restituiscono un ritratto suggestivo e illuminante di uno dei maestri della pittura del novecento. hopper si riconferma una figura elusiva ed enigmatica ("non so quale sia la mia identita`. i critici ti danno un`identita`, e a volte tu gli dai una mano", dichiara lui stesso), ma le sue rare dichiarazioni sono una chiave imprescindibile per conoscerne la personalita`, le convinzioni, gli amori intellettuali. edward hopper (nyack 1882-new york 1967) e` il maggior esponente del realismo americano del nostro secolo. la sua pittura, ispirata alla scena americana, dove compaiono case vittoriane e binari ferroviari, fari sulla costa atlantica e caffe` solitari, distributori di benzina e immagini di strade cittadine, e` al tempo stesso quotidiana e metafisica. la sua opera, come e` stato detto, e` un`icona del mondo contemporaneo". (elena pontiggia) uscito nel 2000, il volume viene riproposto qui in una ristampa rivista e corretta, in occasione della grande mostra dedicata al pittore. |