"via dalla pazza folla" narra le appassionanti vicende di gabriel oak, un giovane la cui vita viene sconvolta dall`inatteso arrivo dell`affascinante bathsheba, bellezza orgogliosa e nullatenente di cui s`innamora. quando le chiede di sposarlo lei lo rifiuta, ma i loro destini tornano a incrociarsi: mentre lei eredita una fattoria dallo zio, lui perde tutti i suoi averi in una notte di tempesta. si ritrova cosi costretto a lavorare per bathsheba e a contendersi le sue attenzioni con altri due uomini. se un romanzo puo` essere completamente intriso d`amore, ebbene questo lo e`. un amore per tutto, e non solo per le cose vive: per le melodie polifoniche del vento e per il linguaggio delle stelle, per le piante e per i colori, per il tempo che passa da un sorriso a una minaccia, per la fragilita` della vita o per l`incanto di un gioco di luci. e, soprattutto, per la misteriosa algebra dei sentimenti umani. in questo scenario in cui tutto ha un`anima, o sembra proprio averla, si muovono i personaggi di un ambiente rurale, quello tanto amato da hardy; e ci accorgiamo che proprio in quell`ambiente e` forse possibile scoprire meglio il vero funzionamento, quello piu` riposto, della condizione umana. perche` e` nella natura, dentro la natura e, appunto, via dalla pazza folla, che l`essere umano riesce a mettere a nudo la sua vera anima. i personaggi possono essere contadini o mercanti, ricchi agricoltori o servette, ubriaconi o bigotti, donnine impaurite o tipacci arroganti, amanti folli o fedeli innamorati, ma fra tutti emerge maestosa l`eroina del romanzo: donna sensibile, bella, intelligente, ma pur sempre donna, con tutte le contraddizioni della sua gelosia e dei suoi pudori, della vanita` e dei capricci, degli scrupoli, della passione, e quindi infine del suo amore: e` una donna di cui non si puo` fare a meno di innamorarsi candidamente, per non dimenticarla mai piu`.