questo libro ha la forma pretestuosa di un`autobiografia, usala per ripercorrere il lunghissimo secolo breve del novecento: si chiude infatti nel 1999, escludendo il primo decennio del nuovo secolo. nato poche settimane dopo l`aggressione dell`italia alla francia nel 1940, paolo guzzanti ha condiviso con milioni d`italiani un`infanzia di guerra, un plumbeo dopoguerra, un`adolescenza intimidita dalla guerra fredda e, a seguire, tutte le gradazioni e degradazioni della storia civile e politica del paese. paolo guzzanti sostiene che i capelli rossi sono stati il suo marchio di fabbrica e gli hanno insegnato a vivere in isolamento, piu` che in minoranza. suo padre gli assicurava che non stingono e oggi lui conferma: i capelli rossi lasciano una traccia perenne che, fissando i ricordi, rallenta lo smaltimento del tempo. "anche i padri lasciano tracce indelebili e io ho avuto la fortuna di sistemare i conti con il mio prima che se ne andasse nel suo modo ordinato, da ingegnere che prende atto dei difetti del mondo. ci promettemmo, piando lo vidi a disagio nella sua bara, di non disturbarci a vicenda con i sogni se non per assoluta necessita`". |