e singolare come nei suoi ultimi anni, subito dopo un`opera capitale per comprendere il nostro tempo come ii regno della quantita`, gue`non abbia voluto dedicare un libro a una questione matematica quale il calcolo infinitesimale, introdotto da leibniz e poi diventato un pilastro della scienza moderna. ma evidentemente riteneva che qui fossero in gioco problemi di altissima rilevanza. tralasciando gli aspetti pratici connessi al calcolo matematico per lui "del tutto privi di interesse", come piu` volte ribadisce -, gue`non si concentra sui princi`pi che dovrebbero costituire il fondamento di ogni sapere particolare, e chiarisce nozioni che in realta`, in quanto passibili di essere trasposte analogicamente e di acquisire anche una valenza metafisica, attraversano l`intera sua opera, riaffiorando innumerevoli volte: dal significato della serie dei numeri, dell`unita` e dello zero alle fondamentali differenze fra l`"infinito" propriamente detto e l`"indefinito", fra la parte e il tutto, fra il continuo e il discontinuo, fra la quantita` e la qualita`. riferendosi agli scritti e al carteggio di leibniz, gue`non mostra come le difficolta` concettuali affrontate da leibniz e dai matematici che dopo di lui si cimentarono con l`idea dell`infinito discendano dall`abbandono di quel rigore intellettuale proprio del pensiero metafisico - il quale, rispetto alla mera indagine empirica e razionale cui sono confinate le scienze moderne, rappresenta un "passaggio al limite". con una nota di paolo zellini.
i saggi qui riuniti, apparsi originariamente in riviste oggi di difficile reperimento, coprono un arco temporale che abbraccia l`intero periodo creativo di gue`non, dal 1909 al 1950. la visione metafisica di gue`non appare gia` compiuta fin dal primo saggio sul demiurgo - pubblicato a ventitre` anni -, in cui egli affronta il millenario quesito "unde malum?", rispondendo con la disinvoltura e la meticolosita` di chi svolga una dimostrazione di cio` che dovrebbe risultare a tutti ovvio, o perlomeno facilmente desumibile da alcune nozioni universali di immediata evidenza, quali l`infinito, l`essere e il non-essere, il manifestato e il non-manifestato, l`unita` e la molteplicita`. e fedele a quella visione, incentrata sugli assiomi che nelle civilta` tradizionali definiscono l`ordine del mondo e il percorso iniziatico di realizzazione spirituale, gue`non nei quarant`anni successivi si adopera instancabilmente a rettificare le confusioni di pensiero e le aberrazioni terminologiche che vede diffondersi nel mondo moderno, chiarificando con puntiglio i rapporti fra monoteismo e angelologia, il significato delle idee platoniche, la distinzione fra spirito e intelletto, le valenze metafisiche della produzione dei numeri e della notazione matematica.
in questo denso scritto rene` gue`non espone, nei limiti concessi dalla natura
in un tempo remoto e presso le piu` varie civilta`, il potere si divise in due parti: sacerdotium e regnum, potere spirituale e potere temporale, auctoritas e potestas. e questi due poteri si trovarono da sempre in un precario equilibrio. dovevano incontrarsi e sostenersi, come i brahmani e gli kshatriya nell`india vedica, ma spesso erano destinati a scontrarsi. nella storia europea per secoli, a cominciare dai conflitti medioevali fra impero e papato. ma anche nei secoli successivi, in modo piu` o meno velato, sino a oggi. per chi voglia capire che cosa e` in gioco nell`incontro e nello scontro fra questi due poteri, nulla sara` d`aiuto piu` di questo libro di gue`non, nella sua chiaroveggente lucidita`.
se c`e` un libro che mostra fin dove si puo` spingere la comprensione di un simbolo, questo e` "ii simbolismo della croce". pubblicato nel 1931, dopo i due grandi libri indiani ("introduzione generale allo studio delle dottrine indu`" e "l`uomo e il suo divenire secondo il vedanta"), e` l`opera in cui gue`non scelse l`immagine stessa su cui e` fondata la civilta` occidentale cristiana per condurre una dimostrazione rigorosa e inflessibile, che permettesse di cogliere la "pluralita` dei significati inclusi in ogni simbolo". i quali nel caso scorreranno davanti agli occhi del lettore come anelli di un`aurea catena: fra gli altri, la teoria indu` dei tre guna (le qualita` fondamentali che compongono il mondo), la simbolica della tessitura, l`albero della vita e l`albero della scienza, il rapporto fra il punto e l`estensione, il vortice sferico universale, infine la grande triade (cielo, terra, uomo) della cina arcaica.
fra tutti i libri di re`ne gue`non, "l`uomo e il suo divenire secondo il vadanta" e` forse quello che piu` di ogni altro mostra l`intelaiatura del suo pensiero. sottintendendo, naturalmente, che tale pensiero non pretende di inventare nulla, ma soltanto di esporre con la massima precisione un pensiero che da sempre e`: la tradizione primordiale la cui dottrina, secondo gue`non, non traspare mai con altrettanta precisione come nel pensiero vedantico. si puo` dire che il vadanta e` una sorta di dottrina suprema. nessuno ha saputo esporla in occidente con l`evidenza assoluta che incontriamo in questo libro di gue`non. e nessuno ha saputo sgombrare il campo, con gesto non meno autorevole, dai numerosi, tipici equivoci occidentali intorno a tale dottrina, considerata da tanti una filosofia o una religione o "qualche cosa che partecipa piu` o meno dell`una o dell`altra", mentre non e` in verita` niente di tutto questo.
"fra i critici del mondo moderno, ormai innumerevoli, rene` gue`non merita di essere segnalato come uno dei piu` radicali, dei piu` limpidi e coerenti... "il regno della quantita` e i segni dei tempi" e` certamente la sua opera piu` completa e piu` rigorosa, e quindi anche la piu` utile ... gue`non - e in particolare questo suo libro, a preferenza di altri - merita di essere letto per togliersi dalla comoda illusione che il mondo sia necessariamente come noi siamo abituati a pensare che debba essere". (sergio quinzio)
in questo volume e` stata raccolta ed ordinata cronologicamente una buona parte degli articoli e di altri scritti di rene` gue`non, scelti fra quelli non ancora tradotti in lingua italiana o comunque di difficile reperimento. nonostante la varieta` dei temi in essi trattati, emerge chiaramente da queste pagine un preciso filo conduttore, che e` quello della distinzione fondamentale fra la tradizione, intesa come dottrina metafisica primordiale, e le singole forme tradizionali che da essa si sono via via originate nel tempo, come i rami di un unico grande albero.
gue`non in quest`opera ha esposto la sua visione dei vari livelli di realta` che si giustappongono nella totalita` dell`esistenza. a ciascuno di questi livelli corrisponde uno "stato" e lo "stato" umano vi apparira` come "uno stato della manifestazione" accanto a tanti altri. la visione tradizionale, propria di gue`non, rivela in queste pagine l`impalcatura metafisica che la sorregge: un`impalcatura ancora una volta in piena consonanza con la dottrina vedantica, che fra tutte le forme della tradizione sembra essere stata per gue`non la piu` capace di esporre discorsivamente tale ordine di verita`.
nell`ultima parte della sua vita gue`non si ritiro` al cairo, come convertito all`islam. quanto egli ha scritto su questa tradizione assume percio` nella sua opera un significato peculiare. e tanto piu` quanto ha scritto sul sufismo che per gue`non e` il cuore esoterico dell`islam. del tutto opposta nel modo di manifestarsi, ma orientata verso le stesse verita` iniziatiche, la tradizione cinese, di cui qui si esamina la polarita` taoismo-confucianesimo. questi testi redatti fra gli anni trenta e la morte dell`autore, ma raccolti in volume solo nel 1973, ci permettono di accedere ad alcune elaborazioni fra le meno conosciute e le piu` significative di gue`non.
la coppa del graal e la lingua degli uccelli, il loto e la rosa, lo zodiaco e il polo, la montagna e la caverna, la cupola e la ruota, l`albero del mondo e l`albero della vita, il ponte e i nodi, il cuore e il granello di senape, la tetraktys e la bevanda dell`immortalita`, l`uovo del mondo e le porte solstiziali, la terra santa e la citta` divina - sono questi, e molti altri, i "simboli della scienza sacra" di cui gue`non ci svela e rivela i molteplici significati in questo libro insostituibile.