"lessico famigliare" e` il libro di natalia ginzburg che ha avuto maggiori e piu` duraturi riflessi nella critica e nei lettori. la chiave di questo straordinario romanzo e` delineata gia` nel titolo. famigliare, perche` racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i levi, a torino tra gli anni trenta e i cinquanta del novecento. e lessico perche` le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. scrive la ginzburg: "noi siamo cinque fratelli. abitiamo in citta` diverse, alcuni di noi stanno all`estero: e non ci scriviamo spesso. quando c`incontriamo, possiamo essere, l`uno con l`altro, indifferenti, o distratti. ma basta, fra noi, una parola. basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. ci basta dire `non siamo venuti a bergamo per fare campagna` o `de cosa spussa l`acido cloridrico`, per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole". in appendice la cronistoria di "lessico famigliare" a cura di domenico scarpa e uno scritto di cesare garboli. introduzione di cesare sagre. |