adelina ha un destino segnato: quello di diventare ianara, come sua madre, come sua nonna. al pari di loro, sara` in grado di attraversare ogni porta, anche quella che separa la vita dalla morte. e sara` dannata. vivra` sui monti dell`irpinia - una terra apparentemente remota dal resto dell`italia - come una bestia selvatica; gli uomini e le donne verranno a supplicarla di aiutarli quando avranno bisogno di curarsi, di vendicarsi, o di liberarsi di un figlio non voluto - e la schiveranno come la peste se osera` avvicinarsi alle loro case. per sfuggire al suo destino adelina attraversera` "paesi, boschi e campagne", finche` non giungera` in vista di un grande e magnifico palazzo: vi entrera` come l`ultima delle sguattere e - sorta di funebre, allucinata jane eyre, schiava amorevole e possessiva fino al delitto - servira` e accudira` con assoluta, cieca fedelta` il signore di quel luogo. gli rimarra` accanto anche quando il palazzo sara` ridotto a una splendida rovina, quando piu` nessuno ci mettera` piede per paura della maledizione che aleggia su di esso dopo gli eventi funesti (omicidi, apparizioni misteriose, un suicidio) che vi si sono succeduti - e lei, adelina, sara` rimasta la sola ad aggirarsi silenziosa nelle immense sale vuote. con una lingua asciutta, potente, evocativa, licia giaquinto ci trascina in una trama fitta di storie e di magia, dove animali, uomini, cose si fondono e si trasformano di continuo. |