
leopardi, fenicotteri, dromedari e gru, zibetti e marmotte sono questi alcuni dei protagonisti delle 86 tele che pieter boel (anversa, 1622 - parigi, 1674) dipinge tra 1668 e 1671, quando il genere della "natura morta", specialmente fiamminga e` molto in voga, ma nessuno ancora e soprattutto mai con altrettanto talento e spirito di osservazione, si e` occupato della "natura viva". i dipinti di boel nascono come studi preparatori per il ciclo di arazzi dei "mesi o residenze reali", commissionato da luigi xiv e intessuto dalla manifattura dei gobelins sotto la direzione di charles le brun. non si tratta di animali qualunque bensi` degli ospiti della neonata me`nagerie di versailles, un vero e proprio zoo d`avanguardia progettato da louis le vau con sette recinti denominati secondo il principale animale in esse ospitato. per questo gioiello luigi xiv non lesina denari e non stupisce dunque che venga esibito al pari degli altri suoi tesori. ma e` la capacita` di boel di ritrarre gli animali dal vivo e di coglierne, insieme alle fattezze le attitudini la novita` per l`epoca. il presente volume offre, in quaranta grandi tavole, disposte secondo l`ordine dei recinti dello zoo di luigi xiv e accompagnate dalla descrizione coeva di claude denis, una selezione dei dipinti accompagnati da alcuni tra le centinaia di disegni tracciati dalla mano svelta di boel affacciato sulla me`nagerie di versailles.

scrittore di racconti e romanzi, poeta, drammaturgo e regista e attore, giornalista, storico dell`arte, critico militante e pittore egli stesso: c`e` una parola che perfettamente riassume giovanni testori: "complessita`". di questa complessita`, di ognuna delle attivita` intraprese, che spesso si intrecciano e sovrappongono, e delle opere prodotte, l`archivio, acquisito dalla regione lombardia e depositato presso la fondazione arnoldo e alberto mondadori, reca ricca testimonianza. ma l`archivio offre anche una visione privata, quasi intima, dello scrittore all`opera e del suo vissuto quotidiano, una sorta di diario involontario. ed ecco allora l`idea di un "testori di carte d`archivio", di un ritratto attraverso 25 brevi capitoli che, ripercorrendo ogni sfaccettatura del suo lavoro e della sua vita, commentano e contestualizzano gli oltre 150 documenti illustrati, tutti rigorosamente inediti, per guidare il lettore alla scoperta di altrettanti inediti punti di vista sull`uomo e sulla sua opera, lasciandogli il piacere di "decifrare" le carte.