

nel corso degli anni, marc fumaroli ha studiato e frequentato assiduamente

nell`ottocento i viaggiatori di lungo corso non dimenticavano di portare con se` una biblioteca portatile, che trovava posto in una cassa opportunamente attrezzata. si puo` dire che questo volume di marc fumaroli e` l`equivalente moderno di quei cofanetti preziosi, in vista dei quali gli editori pubblicavano, in formato adeguato, apposite collezioni di titoli antichi e moderni. ciascuno dei suoi capitoli, infatti, puo` essere letto come un`opera autonoma, che ci offre il vivido ritratto di un grande autore classico, di un poeta misconosciuto, di un personaggio che ha lasciato una traccia piu` o meno vistosa nella storia, indagati tutti con la consueta, magistrale capacita` di penetrazione. e tutti legati gli uni agli altri dal rapporto - ravvicinato o a distanza - con chateaubriand e la sua vicenda umana, dipanatasi attraverso quel "secolo delle rivoluzioni" di cui egli fu testimone e attore, nonche` interprete e narratore nel suo capolavoro, le "memorie d`oltretomba". "questo libro non e` una biografia di chateaubriand" avverte fumaroli in apertura. "invita a una traversata della grande tempesta poetica delle memorie d`oltretomba e del campomagnetico all`interno del quale si e` formata". e aderire all`invito significhera`, per il lettore, "percorrere il primo planisfero dei conflitti tra modernita` e anti-modernita`, lumi e contro-lumi, e riconoscervi l`incunabolo del mondo che oggi, un po` dappertutto, si squarcia e ci frana sotto i piedi".

marc fumaroli, storico ma anche arguto chroniqueur, traccia della polemica che contrappose antichi e moderni a partire dal seicento un`immagine viva e articolata, dando conto non soltanto del dibattito culturale attorno alla lingua, la poesia, il teatro, la scienza, l`arte, la musica, ma anche dei complessi legami che s`intrecciavano tra i letterati di entrambi i partiti, fra questi e la societa` mondana del tempo, fra questi e il potere politico.

la francia e`, al massimo grado, una nazione letteraria; anzi e`, fra tutte, la nazione che con maggior continuita` ha innalzato la letteratura al rango di simbolo della nazione stessa. ma c`e` di piu`: la letteratura ha contribuito a plasmare i costumi, assumendo un ruolo di primo piano nella sua storia politica e diventando un potere spirituale parallelo o rivale a quello della chiesa.

e` un viaggio all`interno di un universo che fumaroli rifiuta di ricondurre alla comoda ma generica etichetta di barocco: le tappe principali sono rappresentate da alcuni grandi, da guido reni a caravaggio a poussin, ma interessanti appaiono anche le soste di fronte alle incisioni delle scuole di anversa e di parigi, agli arazzi dei gobelins. la loro lettura permette di ricostruire l`intero tessuto culturale del secolo, chiamando in causa tutte le arti e tutti i generi di discorso, dalla poesia frivola di marino a quella dotta di urbano viii, dalle favole di la fontaine alle ricerche in ambito musicale dettate dalle restrizioni del concilio di trento, dai trattati di eloquenza alle raccolte di prediche dei grandi artefici della riscossa cattolica.