. il concetto di liberta`, in america, e` sempre stato terreno di lotta, soggetto a interpretazioni molteplici e concorrenti. la parola freedom, affascinante e ambigua, e` gia` nella dichiarazione d`indipendenza e segna le fasi piu` importanti della storia del paese, tanto da essere presente in contesti diversi come le manifestazioni per i diritti civili e i discorsi di guerra post-11 settembre. a ben vedere, tutta la vicenda americana si riassume in questo concetto chiave: una verita` vivente e incontrovertibile, per alcuni americani; un paravento e una crudele menzogna per altri. dalla rivoluzione settecentesca ai giorni nostri, per gli americani la liberta` e` stata insieme una terra promessa e un campo di battaglia, il piu` forte legame culturale e la piu` pericolosa linea di tensione. gli stati uniti nascono con la dichiarazione che annovera la liberta` tra i diritti inalienabili, poi in costituzione si propongono di assicurarne a tutti i benefici; per essa, o contro di essa, e` stata combattuta la guerra civile; in suo nome si e` ripetuta la battaglia contro la schiavitu` e l`apartheid. e, infine, la difesa della liberta` anche al di fuori dei propri confini e` stato il criterio ispiratore - e insieme lo schermo ideologico - della politica estera americana, dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda, da cuba al vietnam, dalla guerra del golfo a quella in siria, come l`autore sostiene con forza nella nuova introduzione scritta appositamente per questa edizione italiana. come nota alessandro portelli nella sua postfazione, la sottolineatura dei limiti della liberta` americana non diventa per foner l`occasione per una distruzione del mito americano, ma contribuisce piuttosto a rafforzare il senso di quanto centrale sia l`idea di liberta` nell`identita` di un paese che, pur nelle sue evidenti contraddizioni, |