
israele stava gia` attraversando un periodo di crisi drammatica prima del criminale attacco del 7 ottobre 2023. grandi manifestazioni chiedevano a gran voce le dimissioni di netanyahu e del suo governo e il paese era praticamente bloccato. la risposta al gesto terroristico di hamas con la guerra di gaza rischia pero` di essere un vero e proprio suicidio per israele. da un lato, infatti, abbiamo l`involuzione del sionismo, o meglio dei sionismi: da quello originario della fine del xix secolo, passando per quello liberale e favorevole alla pace con gli arabi, fino alla crescita del movimento oltranzista dei coloni e all`assassinio di rabin. dall`altro, il resto del mondo ebraico - la diaspora americana e quella europea - si confronta oggi con un crescente antisemitismo che, contrariamente alla propaganda di netanyahu, non e` la stessa cosa dell`antisionismo, ma che certo dalle vicende della guerra di gaza trae spunto e alimento. per salvare israele e` necessario contrapporre al suprematismo ebraico, proprio dell`attuale governo netanyahu, l`idea che lo stato di israele deve esercitare l`uguaglianza dei diritti verso tutti i suoi cittadini e deve porre fine all`occupazione favorendo la creazione di uno stato palestinese. qualunque sostegno ai diritti di israele - esistenza, sicurezza - non puo` prescindere da quello dei diritti dei palestinesi. senza una diversa politica verso i palestinesi hamas non potra` essere sconfitta ma continuera` a risorgere dalle sue ceneri. non saranno le armi a sconfiggere hamas, ma la politica.

la storia degli ebrei in italia e antichissima: nessuna comunita in occidente ha una presenza cosi costante, dalla roma antica fino a oggi.

la storia degli ebrei in italia e` antichissima: nessuna comunita` in occidente ha una presenza cosi` costante, dalla roma antica fino a oggi. soprattutto, la storia degli ebrei in italia e` una storia fortemente specifica e in parte diversa rispetto a quella dei centri della diaspora europea. distinta da una netta continuita` attraverso oltre venti secoli; prima culla, all`inizio dell`era volgare, dell`ebraismo diasporico. caratterizzata da una forte integrazione nella societa` cristiana, sia nel medioevo che nei secoli successivi, nonostante le mura dei ghetti; poco toccata, nei secoli, dai fenomeni piu` estremi di antisemitismo; segnata da una forte partecipazione degli ebrei, nel xix secolo, alla costruzione risorgimentale; e infine colpita durante l`occupazione nazista da arresti e deportazioni a cui partecipano attivamente i fascisti della repubblica di salo`. e ancora, almeno fino al secondo dopoguerra, poco impegnata nel progetto sionista e anche successivamente poco coinvolta in una concreta emigrazione in israele, anche se molto condizionata e segnata dalla presenza dello stato ebraico. una storia che, a essere compendiata in una sola frase, potrebbe esser definita come `una storia italiana`.

il volume raccoglie undici storie, vere e documentate, che tentano di dar voce al non detto e all`immaginazione. nella roma papale fra quattro e seicento, la roma della costruzione dello stato della chiesa e poi della controriforma, queste storie rappresentano il rapporto fra il potere e la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti. ma sono anche spaccati della politica e della cultura del tempo: dalle scelte della compagnia di gesu`, a quelle della chiesa sui rapporti con la minoranza ebraica, riflesse nel racconto di marcello ii e alessandro farnese.

