quando, la mattina del 9 ottobre 1967, su ordine del generale rene` barrientos e in accordo con gli agenti della cia, il che venne assassinato nella piccola scuola di la higuera dal sergente mario teran, aveva solo 39 anni. mori` l`uomo, ma inizio` un mito che non ha cessato di crescere nei quarant`anni successivi. alberto filippi scava nella mitologia del che con questo lavoro di "archeologia storico-teoretica", cercando di decostruire la formazione dei miti guevaristi sorti di pari passo al decadimento teorico e al crollo politico del marxismo-leninismo, del maoismo e del comunismo sovietico. perche` e` la morte del che a trasformare l`utopia in mito, capovolgendola per sempre al di la` e al di fuori dei diversi contesti storici. laddove il mito del che diventa infine il paradossale precorritore del crollo e del superamento del comunismo, nella ricerca di un nuovo possibile soggetto politico "global-popolare". un`indagine sui rapporti tra utopia e mito: un filo che attraversa la storia dell`occidente da secoli e che gia` marx e sorel, bloch e marcuse, avevano cercato di comprendere, prima che che guevara ne fornisse un`altra spettacolare incarnazione. |