
cantore di de`i ma soprattutto cantore di uomini, esiodo nella teogonia, opera di ineguagliabile grazia poetica, ha saputo dare una ragione del suo mondo: come e` arrivato a essere quello che e`, quali sono i principi, le forze e le passioni che lo animano. all`inizio ci fu chaos. poi giunse gaia, dall`ampio petto, sede sicura degli immortali come de`i mortali. dopodiche` vennero il nebbioso tartaro e il bellissimo eros. da qui fino al trionfo di zeus, per raccontare la nascita dell`universo e delle divinita` che lo regolano, esiodo chiede aiuto alle muse, certo, ma e` lui poi a cantare sia menzogne simili al vero sia vicende che nel vero gettano radici. le canta per far dimenticare i dolori che affliggono il cuore dell`uomo, come vuole la tradizione, ma anche abbandonando la pretesa di conoscere tutto, facendosi carico di spiegazioni incomplete, che testimoniano la faticosa ricerca di un senso da dare alle cose e ai nomi che ci circondano. per mezzo del mito parla dunque di noi, dei nostri sforzi, vani ma inevitabili, per organizzare una realta` che, migliaia di anni fa come oggi, da sempre ci sfugge. questa edizione, oltre alla traduzione di graziano arrighetti, e` completata da una dettagliata introduzione e un ricco apparato di note.

accanto a omero i greci collocavano, come loro secondo grande poeta, il beota esiodo. con lui si schiude una sfera sociale ben diversa dal mondo dell`aristocrazia e dalla sua cultura: se omero mette anzitutto in piena luce il fatto fondamentale che ogni cultura muove dalla formazione di un tipo d`umanita` aristocratica, in esiodo si rivela la seconda grande sorgente della cultura: il valore del lavoro. il titolo "le opere e i giorni", che i posteri diedero al poema gnomico di esiodo, lo dice perfettamente. l`eroismo non sta soltanto nella lotta dell`eroe cavalleresco con l`avversario che l`osteggia in campo, ma anche nella lotta silenziosa e tenace del lavoratore con la dura terra e con gli elementi. completano questa edizione il poemetto pseudoesiodeo "lo scudo di eracle" e il cosiddetto "certame", opera anonima che narra la leggendaria gara poetica tra esiodo e omero.