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Canadesi, gli Elliott Brood sono tra i migliori gruppi delle scena, non solo locale, in ambito roots rock. Il loro sound, fortemente legato alle radici, con elementi country e blues, è alla base di tutta la loro produzione. Hanno una manciata di dischi alle spalle e, mediamente, lavorano a lungo su ogni disco che pubblicano. Di recente Stephen Pitkin, Mark Sasso e Casey Laforet hanno scoperto dei demo che avevano registrato alcuni anni fa e, dopo averli riascoltati attentamente, hanno capito di avere il mano il nuovo album. Hanno inciso una manciata di canzoni, aggiungedone qualcuna anche più recente, ed hanno gettato le basi per un disco che unisce passato e presente e che rappresenta al meglio la loro carriera.

2 CD. Canadesi, sono stati premiati con il Juno Awards come migliore band roots nel 2013 per il loro precedente lavoro, Days Into Years. La band, che deve molto alla voce del leader Mark Sasso, si è creata un suono, uno stile: con questo nuovo album ci sono anche le canzoni. Il suono, legato alle radici, si mischia perfettamente con la voce disperata del leader, creando atmosfere intriganti, grazie anche al lavoro di Stephen Pitkin, batteria, e Casey Laforet, chitarra solista e pedal steel. Una band da seguire. Edizione limitata con un secondo CD con brani inediti. Ultime copie.

Canadesi, sono stati premiati con il Juno Awards come migliore band roots nel 2013 per il loro precedente lavoro, Days Into Years. La band, che deve molto alla voce del leader Mark Sasso, si è creata un suono, uno stile: con questo nuovo album ci sono anche le canzoni. Il suono, legato alle radici, si mischia perfettamente con la voce disperata del leader, creando atmosfere intriganti, grazie anche al lavoro di Stephen Pitkin, batteria e Casey Laforet, chitarra solista e pedal steel. Una band da seguire. Edizione limitata in vinile bianco.

Terzo album per la band canadese che si è fatta un nome, a livello internazionale, con Mountain Meadows, il disco precedente.Una band sorprendente che mischia rock e radici, ma con un senso del gotico, talvolta del macabro, decisamente poco usuale nel genere. Molti li definisco country noir, anche se di country vero e proprio nel suono della band non ce ne è molto. Li possiamo avvicinare, casomai, ai Decemberists oppure agli Okkervil River.

Esordio per una band canadese che si mette a metà tra il suono pastorale di The Band ed il rock dei White Stripes. Una band di black-grass che mischia antico e moderno, usando il folk prebellico come base della propria musica.