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Cantautrice in decisa ascesa, Eliza Gilkyson è sulla cresta dell'onda da vari anni. Questo suo nuovo lavoro mischia folk, country songs e classiche ballate. Molto considerata in Usa, Eliza sta lentamente facendosi conoscere a livello mondiale. Questo è probabilmente il disco che l'aiuterà a diffondere definitivamente il suo verbo.

Cantautrice, folksinger, storyteller, Eliza è un personaggio che ha almeno 20 dischi a suo nome e, per vedere quando ha esordito, bisogna tonare indietro, sino al 1969.Già lo scorso anno, con l’ottimo 2020, aveva mostrato forza, carattere cultura.Cosa che si ripete con questo nuovo lavoro, dedicato a suo padre, Terry Gilkyson, cantante, folksinger, man of the west.Eliza ha quindi radici solide, un padre famoso e anche un fratello musicista ( Tony, era nei Lone Justice ).Sounds From Thè River Wind è un omaggio al West, alla sua musica, alle sue tradizioni: le canzoni, in parte tradizionali, in parte composte della Gilkyson sono alla base dell’opera. Un disco profondo ed intenso, con una serie di canzoni splendide, da sentire e risetire a lungo. Molto a lungo.

Il nuovo album di Eliza Gilkyson, una purista, una vera folksinger, è costruito sul sing -a-long, sul modo di fare musica di Pete Seeger. Prodotto dal figlio di Eliza, Cisco Ryder Gilliland, 2020 mette a confronto la scrittura dell'autrice, con brani come Promises to Keep, Peace in Our Hearts, Beach Haven (tratta da una lettera scritta da Woody Guthrie nel 1952 ), con classici quali Where Have All The Flowers Gone ed A Hard Rain's A -Gonna-Fall.

Cantautrice, folksinger, figlia d'arte, Eliza Gilkyson ha già seminato almeno venti dischi alle sue spalle. Secularia è un lavoro impegnato, che va a scavare nelle radici del folk, dove la musicista viena affiancata da musicisti di spessore.C'è il companto Jimmy La Fave, in un duetto inedito, ma anche Tosca String Quartet, David Byrne, Shawn Colvin, Sam Butler ed altri. Due canzoni sono adattate dai poemi di sua nonna Phoebe Hunter Gilkyson, mentre un'altra è stata scritta assieme al padre di Eliza, il folksinger Terry Gilkyson. Un disco maturo, profondo ed intenso.

Eliza Gilkyson è sulla scena da molti, moltii anni. E comincia, solo adesso, a raccogliere i frutti di una carriera seria e continuativa. Poetica, appassionata, scriva canzoni forti ed intense, misura le melodie su una costruzione abbastanza classica,ma mantiene salda la sua personalità.Ed ora è considerata una delle artiste folk più influenti della scena attuale. The Nocturne Diaries conferma tutto quanto di positivo è stato scritto su di lei e passa con disinvoltura da brani quasi country a classici del folk, come Fast Freight.

Considerato dalla stampa Usa come il disco più importante della sua carriera, Roses at The End of TIme mette a nudo le qualità della cantautrice: testi impegnati nel sociale, mischiati a ballate acustiche di grande qualità. Dieci canzoni che rivelano il lato cantautorale più maturo di Eliza, che qui si ritrova con due vecchi compagni di ventura: John Gorka e Lucy Kaplansky.

Il primo album dal vivo della cantautrice. La Gilkyson è una delle figure più importanti della scena folk Usa attuale. Canzoni che arrivano dal cuore, intime e seducenti. Il degno seguito dell'ottimo Pardise Hotel.

Nuovo album, 2005, per la folk rock singer Usa. Prodotto da Mark Hallman l'album si avvale della partecipazione di Jeff Plankenhorn, Glenn Fukunaga, Mike Hardwick, Rich Brotherton etc

Nuovo lavoro per la brava cantautrice folk rock, inciso con l'aiuto di Mary Chapin- Carpenter, Iris De Ment e Patti Griffin. Contiene una canzone inedita di Woody Guthrie, Peace Call.