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un marito, una moglie, un amante: il classico triangolo al centro di tanta letteratura del passato e del presente costituisce il punto di partenza (e d`arrivo) dell`
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condannato a quattro anni di deportazione seguiti da sei di confino, nella colonia penale dostoevskij si ritrovo` a toccare con mano il male, non soltanto nella sua forma metafisica, ma nella sua espressione concretamente brutale; e soprattutto si ritrovo` a toccare con mano la presenza di un abisso incolmabile tra se`, intellettuale nobile, e i detenuti comuni, il popolo. pur privato dei suoi diritti di nobile, pur sottoposto alle stesse regole e privazioni, l`autore non fu mai riconosciuto compagno dei suoi compagni - si trovo` sempre di fronte alla stessa solitudine che avrebbe accompagnato il raskol`nikov di "delitto e castigo" nella prima fase della sua permanenza nella colonia penale. e, tuttavia, dostoevskij divenne anche conscio di una nuova forma di consapevolezza. "di sicuro per me non e` stato tempo perduto", scrivera` al termine della condanna. "se anche non ho conosciuto la russia, certo il popolo russo l`ho conosciuto bene, come pochi credo lo conoscano." molti dei protagonisti delle sue opere future hanno un loro prototipo negli individui incontrati durante la permanenza nella colonia penale. "memorie da una casa di morti" si focalizza sull`analisi psicologica del forzato: pur essendo ancora lontano dalla ricerca "dell`uomo nell`uomo" che si sviluppera` a partire dalle "memorie del sottosuolo", dostoevskij gia` si sta muovendo in quella direzione: e` la psicologia del forzato quello che lo interessa.
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e particolare l`emozione che ci guida quando ci accingiamo a leggere "povera gente" di dostoevskij perche` tutto, in quest`opera, accade per la prima volta: la prima scala pietroburghese, sporca e cadente, la prima fanciulla umiliata e offesa, il primo sognatore innamorato e disilluso dalla vita, il primo sordido individuo pronto a sottrarre l`innocenza a chi gli sta intorno. dostoevskij non aveva infatti mai scritto nulla in precedenza, e questo esordio e` considerato uno dei piu` clamorosi della storia della letteratura mondiale. il principale critico del tempo, vissarion belinskij, si entusiasmo` al punto di parlare della comparsa dell`erede diretto di puskin e gogol`, e per il ventiquattrenne dostoevskij si spalancarono, anche se per breve tempo, le porte della fama. povera gente e` un romanzo epistolare che si svolge nell`arco di quasi sei mesi e che unisce nello scambio di lettere un modesto funzionario di mezza eta` e una graziosa fanciulla, orfana e senza protezione: povera gente, appunto, in una miserabile pietroburgo, senza speranze o vie d`uscita, dove l`insulto e l`umiliazione sono parte integrante della vita quotidiana. ma oltre al realismo sociale, "naturale", all`epoca cosi` di moda, dostoevskij fin da questa sua prima opera comincia a sperimentare le tecniche della scrittura che lo porteranno a rivoluzionare il romanzo dell`ottocento, raccontando al lettore il tormento di essere scrittore.